Insegnante per studenti stranieri: l’idea di Valditara contro la dispersione scolastica

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara
Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha elaborato un piano innovativo per supportare lo studio degli studenti stranieri nelle scuole italiane. Questo piano prevede l’introduzione di un insegnante per studenti stranieri e corsi pomeridiani per migliorare l’apprendimento della lingua italiana.

Insegnante per studenti stranieri: corsi per migliorare le conoscenze linguistiche

Il primo passo sarà la verifica delle competenze linguistiche degli studenti stranieri, seguita dall’avvio di corsi pomeridiani per potenziare lo studio della lingua italiana. Questa misura è urgente, considerando che le scuole riapriranno tra due mesi, rendendo fondamentale l’approvazione del decreto con le misure necessarie per l’inizio regolare dell’anno scolastico.

Per “studente straniero” si intende un alunno che si iscrive per la prima volta al sistema di istruzione nazionale senza le competenze di base necessarie per studiare in classe con gli studenti italiani, principalmente a causa della mancanza di conoscenza della lingua italiana.

Come verranno distribuiti i docenti e gli accordi con i CPIA

Nelle classi con almeno il 20% di studenti stranieri che non possiedono competenze linguistiche di base, verrà assegnato un docente dedicato. Ad esempio, in una classe di 25 alunni, ci dovranno essere almeno 5 studenti stranieri per poter disporre di un insegnante specifico.

Le scuole potranno stipulare accordi con i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) per supportare ulteriormente gli studenti. Inoltre, dovranno predisporre Piani Didattici Personalizzati e avviare attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare a partire da settembre.

L’obiettivo? Contrastare la dispersione scolastica

Questo intervento mira anche a combattere la dispersione scolastica tra gli studenti stranieri, che supera il 30%, specialmente nel Mezzogiorno. Attualmente, l’Italia è al terzo posto in Europa per tasso di dispersione scolastica, dietro solo a Romania (15,3%) e Spagna (13,3%), con una media nazionale del 12,7%.

L’approvazione e l’implementazione di questo piano rappresentano un passo fondamentale verso un sistema educativo più inclusivo ed equo per tutti gli studenti.

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