lunedì, 31 Marzo 2025
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Insegnante di sostegno e inclusione: problemi e prospettive per gli alunni con disabilità

Studio universitario sull’insegnante di sostegno e l’inclusione scolastica in Italia: continuità didattica, formazione, accessibilità e barriere architettoniche.

Negli ultimi anni, il numero di studenti con disabilità nelle scuole italiane è aumentato in modo significativo. Tuttavia, il sistema scolastico fatica ancora a garantire un’inclusione effettiva e una didattica di qualità. Uno studio condotto dall’Università ha analizzato i dati più recenti forniti dall’ISTAT, mettendo in luce le criticità del sistema, dalla discontinuità nell’assegnazione degli insegnanti di sostegno alle barriere architettoniche presenti negli istituti scolastici.

Il report ISTAT sugli alunni con disabilità

Secondo il report ISTAT “L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità”, nell’anno scolastico 2023-24 il numero di studenti con disabilità certificata ha raggiunto i 359.000, pari al 4,5% degli iscritti totali. Si tratta di un aumento del 26% rispetto a cinque anni fa, con 75.000 studenti in più. Il fenomeno è più diffuso nella scuola primaria e secondaria di primo grado (5,5%), mentre le percentuali sono inferiori nella scuola dell’infanzia (3,2%) e nelle scuole superiori (3,5%). Tuttavia, a questa crescita numerica non corrisponde sempre un miglioramento nell’inclusione e nel supporto scolastico.

Docenti di sostegno e formazione insufficiente

Nonostante nelle scuole italiane siano presenti 246.000 insegnanti di sostegno, il problema della continuità didattica persiste. Il rapporto alunno-docente è di 1,4, migliore dello standard “uno a due” raccomandato dalla normativa. Tuttavia, il 27% di questi insegnanti non ha una formazione specifica. La carenza è più accentuata al Nord (38% dei docenti non specializzati), mentre al Sud la percentuale scende al 13%. Questo problema è più grave nelle scuole dell’infanzia e primarie, dove i docenti senza specializzazione raggiungono il 31%.

Per affrontare questa criticità, il Ministero dell’Istruzione ha introdotto misure che consentono alle famiglie di esprimere una preferenza per la riconferma dell’insegnante di sostegno precario e ha previsto nuovi percorsi di tirocinio formativo per incrementare il numero di insegnanti abilitati.

Inclusione scolastica: progressi e ostacoli

Un aspetto positivo riguarda il tempo trascorso dagli alunni con disabilità all’interno del gruppo classe. In media, gli studenti partecipano alle lezioni con i loro compagni per 29 ore settimanali e ricevono supporto separato per sole 2,9 ore. Tuttavia, solo il 31% degli insegnanti di sostegno riesce a coinvolgere l’intero gruppo classe, garantendo una didattica realmente inclusiva. Il 52% si concentra prevalentemente sull’alunno con disabilità, mentre il 16% degli studenti vive un’esperienza didattica completamente isolata.

Barriere architettoniche: un ostacolo ancora presente

Oltre ai problemi didattici, le difficoltà di accessibilità restano un grave ostacolo per gli studenti con disabilità motorie e sensoriali. Solo il 41% degli edifici scolastici è completamente accessibile. La situazione è migliore al Nord (44%) e peggiora al Sud (37%). Le barriere più diffuse includono ascensori assenti o inadeguati (50% delle scuole), mancanza di servoscala (37%), bagni non a norma (26%) e rampe interne insufficienti (25%).

Per gli studenti con disabilità sensoriali, la situazione è ancora più critica: solo il 17% delle scuole ha segnaletica visiva per non udenti, mentre appena l’1% dispone di mappe a rilievo o percorsi tattili per ciechi e ipovedenti.

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