In queste settimane la ministra Azzolina, confortata dalle rassicurazioni del CTS, ha fatto passare il messaggio che per la scuola dell’infanzia tutti questi problemi appena enunciati non esistono per nulla. Almeno sulla carta è così, ma la realtà dice dell’altro. A conti fatti però esistono altre criticità che gli esperti e gli scienziati del famoso comitato tecnico non hanno preso per nulla in considerazione.
Parliamo di quegli aspetti legati all’età dei discenti. La loro mancanza di autonomia rappresenterà secondo qualcuno il problema principale in relazione alla gestione delle attività didattiche che si svolgeranno a partire dal prossimo settembre a scuola. Questo disagio contrasterà ampiamente con tutte le limitazioni dovute alle prescrizioni sanitarie imposte dal prossimo protocollo di sicurezza, non ancora pubblicato, in quanto in fase di ultimazione.
Insomma, una criticità questa che sta facendo preoccupare quasi tutti gli insegnanti in vista di un rientro già programmato a settembre. Non esistono attualmente precise indicazioni. Esistono allo stato dei fatti le indicazioni presenti all’interno delle linee guida del Piano Scuola 2020-2021, con specifico riferimento all’ordine scolastico in oggetto.
L’unica prospettiva confortante sarà rappresentata dalla possibilità di un aumento sostanziale e sostanzioso del personale supplente. Questa possibilità sarà garantita in quanto, con molta probabilità, si dovranno necessariamente sdoppiare le classi/sezioni dei piccoli alunni. Le richieste della ministra Azzolina in tal senso sono state avanzate nei giorni scorsi, richieste avvalorate e supportate anche dalla capienza max prevista per sezione/classe pari a 29 alunni.