Il sindacato sottolinea che il dibattito educativo non può essere sostituito da una semplice raccolta di consensi preconfezionati. Le nuove Indicazioni Nazionali, prima ancora di essere ufficializzate, sono già state oggetto di critiche da parte di una larga parte della comunità scolastica. Secondo la Gilda, un coinvolgimento reale degli insegnanti, chiamati poi ad applicare quelle indicazioni nelle classi, sarebbe fondamentale per garantire un processo efficace e condiviso.
Attraverso una nota ufficiale, il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Vito Carlo Castellana, ha espresso forte rammarico per il metodo adottato. “Dispiace constatare – ha dichiarato – che anche questa volta gli insegnanti vengano trattati come pedine, invece di essere considerati protagonisti attivi della formazione scolastica”. La speranza del sindacato è che si apra presto uno spazio di ascolto reale, affinché le future riforme possano nascere dal confronto e non dall’imposizione.