Questo indennizzo mira a tutelare i diritti dei lavoratori precari della scuola e della Pubblica Amministrazione, offrendo una soluzione legale per coloro che hanno subìto una lunga precarietà. Il Decreto Salva Infrazioni tutela quindi insegnanti e personale ATA, riconoscendo loro un diritto risarcitorio per la lunga instabilità lavorativa.
La Commissione Europea aveva avviato, nel luglio 2019, una procedura d’infrazione contro l’Italia, contestando l’assenza di adeguate misure di prevenzione e sanzione dell’abuso di contratti a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione. Le normative italiane, secondo la Commissione, non offrivano una protezione sufficiente contro l’uso ripetuto di contratti a termine, soprattutto in settori come quello scolastico.
Tale pratica, infatti, non solo privava i lavoratori di garanzie, ma aggravava anche le disparità tra contratti a tempo determinato e indeterminato, contravvenendo al diritto dell’Unione Europea. In particolare, i lavoratori del comparto scolastico, tra cui docenti e personale ATA, risultavano discriminati rispetto ai colleghi a tempo indeterminato per condizioni e stabilità lavorativa.
L’articolo 12 del Decreto Salva Infrazioni apporta modifiche sostanziali all’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con una nuova disciplina della responsabilità risarcitoria per i lavoratori precari. La norma, specificamente dedicata ai lavoratori del settore pubblico, stabilisce che il giudice può determinare l’indennizzo sulla base del danno causato dall’abuso dei contratti a termine.
Questa nuova formulazione della norma mira a rafforzare i diritti dei lavoratori precari, incentivando la stabilità e promuovendo un modello contrattuale che non permetta un uso eccessivo di contratti temporanei. Docenti e personale ATA, spesso vittime di questi abusi, potranno così beneficiare di un risarcimento adeguato per la lunga precarietà vissuta.
L’approvazione del Decreto Salva Infrazioni rappresenta un passo importante per rafforzare le tutele dei lavoratori precari della scuola e della Pubblica Amministrazione. Con questa misura, il governo italiano si impegna a contrastare la precarietà e a garantire che i lavoratori temporanei abbiano gli stessi diritti dei colleghi stabili. Grazie alla previsione di un indennizzo, l’Italia si allinea alle normative europee, che richiedono ai Paesi membri di evitare l’uso sproporzionato di contratti a termine per le categorie vulnerabili.
La protezione dei lavoratori precari viene quindi migliorata, offrendo un sostegno concreto a chi, come i docenti e il personale ATA, ha vissuto anni di instabilità lavorativa, spesso in situazioni di svantaggio economico e professionale rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato.
Questo Decreto Salva Infrazioni evidenzia il riconoscimento dei diritti fondamentali dei lavoratori precari e il rifiuto dell’abuso dei contratti a termine nel settore pubblico. La misura, approvata dal Parlamento, non solo offre un risarcimento, ma segna anche un cambiamento nella gestione del lavoro temporaneo, promuovendo la stabilità e un trattamento più equo per i lavoratori italiani.