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Indennizzo per docenti e ATA precari storici: novità dal Decreto salva infrazioni

Indennizzo per docenti e ATA precari: il Decreto Salva Infrazioni introduce un risarcimento da 4 a 24 mensilità per l’abuso di contratti a termine nella scuola.

Camera dei Deputati

La Camera dei Deputati ha dato il via libera al Decreto Salva Infrazioni, una normativa che introduce cambiamenti significativi per i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione, inclusi docenti e personale ATA (ausiliario, tecnico e amministrativo) delle scuole. La nuova norma prevede un risarcimento, compreso tra 4 e 24 mensilità dell’ultima retribuzione, destinato ai lavoratori vittime dell’abuso dei contratti a tempo determinato. Tale indennizzo intende compensare coloro che hanno subìto l’abuso dei contratti a termine attraverso un percorso di risarcimento che valuta la gravità dell’abuso e la durata complessiva dei contratti.

Risarcimento per abuso di contratti a termine nella scuola

Il Decreto Salva Infrazioni stabilisce che il risarcimento sarà calcolato in base all’ultima retribuzione di riferimento utilizzata per il trattamento di fine rapporto (TFR) del lavoratore. Il giudice incaricato valuterà ogni singolo caso per stabilire la somma adeguata, che potrà variare da un minimo di 4 a un massimo di 24 mensilità, considerando anche la gravità della violazione e il numero di contratti a tempo determinato stipulati in successione tra le parti.

Questo indennizzo mira a tutelare i diritti dei lavoratori precari della scuola e della Pubblica Amministrazione, offrendo una soluzione legale per coloro che hanno subìto una lunga precarietà. Il Decreto Salva Infrazioni tutela quindi insegnanti e personale ATA, riconoscendo loro un diritto risarcitorio per la lunga instabilità lavorativa.

Le ragioni della procedura d’infrazione e le norme di tutela

La Commissione Europea aveva avviato, nel luglio 2019, una procedura d’infrazione contro l’Italia, contestando l’assenza di adeguate misure di prevenzione e sanzione dell’abuso di contratti a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione. Le normative italiane, secondo la Commissione, non offrivano una protezione sufficiente contro l’uso ripetuto di contratti a termine, soprattutto in settori come quello scolastico.

Tale pratica, infatti, non solo privava i lavoratori di garanzie, ma aggravava anche le disparità tra contratti a tempo determinato e indeterminato, contravvenendo al diritto dell’Unione Europea. In particolare, i lavoratori del comparto scolastico, tra cui docenti e personale ATA, risultavano discriminati rispetto ai colleghi a tempo indeterminato per condizioni e stabilità lavorativa.

Modifiche all’articolo 36 del Decreto Legislativo n. 165/2001

L’articolo 12 del Decreto Salva Infrazioni apporta modifiche sostanziali all’articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, con una nuova disciplina della responsabilità risarcitoria per i lavoratori precari. La norma, specificamente dedicata ai lavoratori del settore pubblico, stabilisce che il giudice può determinare l’indennizzo sulla base del danno causato dall’abuso dei contratti a termine.

Questa nuova formulazione della norma mira a rafforzare i diritti dei lavoratori precari, incentivando la stabilità e promuovendo un modello contrattuale che non permetta un uso eccessivo di contratti temporanei. Docenti e personale ATA, spesso vittime di questi abusi, potranno così beneficiare di un risarcimento adeguato per la lunga precarietà vissuta.

Verso una maggiore tutela dei lavoratori precari

L’approvazione del Decreto Salva Infrazioni rappresenta un passo importante per rafforzare le tutele dei lavoratori precari della scuola e della Pubblica Amministrazione. Con questa misura, il governo italiano si impegna a contrastare la precarietà e a garantire che i lavoratori temporanei abbiano gli stessi diritti dei colleghi stabili. Grazie alla previsione di un indennizzo, l’Italia si allinea alle normative europee, che richiedono ai Paesi membri di evitare l’uso sproporzionato di contratti a termine per le categorie vulnerabili.

La protezione dei lavoratori precari viene quindi migliorata, offrendo un sostegno concreto a chi, come i docenti e il personale ATA, ha vissuto anni di instabilità lavorativa, spesso in situazioni di svantaggio economico e professionale rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato.

Questo Decreto Salva Infrazioni evidenzia il riconoscimento dei diritti fondamentali dei lavoratori precari e il rifiuto dell’abuso dei contratti a termine nel settore pubblico. La misura, approvata dal Parlamento, non solo offre un risarcimento, ma segna anche un cambiamento nella gestione del lavoro temporaneo, promuovendo la stabilità e un trattamento più equo per i lavoratori italiani.

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