I ragazzi dell’associazione ARK 21, che si occupa di persone con sindrome di Down, sono ora protagonisti attivi presso il front-office dell’Istituto Comprensivo ‘Achille Pace’ di Termoli. Grazie a una collaborazione tra l’associazione e la scuola, i giovani, affiancati dai volontari, contribuiscono attivamente all’inclusione sociale e lavorativa, occupandosi dell’accoglienza degli utenti, della registrazione e del loro accompagnamento negli uffici scolastici.
A breve, parteciperanno anche alla gestione delle attività del centralino, aggiungendo ulteriori competenze al loro percorso.
Un protocollo d’intesa per l’inclusione sociale e lavorativa
Il Consiglio d’Istituto ha recentemente approvato un protocollo d’intesa che consolida la collaborazione tra la scuola e ARK 21. Questo progetto punta a promuovere l’inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità, offrendo loro opportunità concrete per inserirsi in contesti lavorativi e scolastici.
Dal lunedì al venerdì, durante le ore di lezione, i ragazzi partecipano attivamente alle attività scolastiche, dimostrando come l’inclusione possa diventare una realtà tangibile.
La dirigente scolastica: “Un esempio concreto di comunità accogliente”
La dirigente scolastica Luana Occhionero sottolinea l’importanza dell’iniziativa: “Con questa collaborazione vogliamo dimostrare che insieme possiamo costruire una comunità accogliente per tutti. Questo progetto ha un doppio valore: da un lato, offre supporto pratico nella gestione della scuola; dall’altro, rappresenta uno stimolo per tutta la comunità scolastica a promuovere una società inclusiva, in cui ogni individuo viene valorizzato”.
Inclusione e solidarietà come obiettivo comune
L’attività non solo contribuisce all’efficienza della scuola, ma ispira un modello di società dove la valorizzazione delle differenze diventa un punto di forza. La presenza dei ragazzi di ARK 21 nel front-office della scuola ‘Achille Pace’ rappresenta un passo concreto verso l’abbattimento delle barriere, favorendo accessibilità e partecipazione attiva. Questo progetto dimostra che, con impegno e collaborazione, è possibile costruire un futuro più inclusivo per tutti.