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Inclusione e disabilità, DLgs 62/2024: obiettivi e nuove norme dopo il 30 Giugno

Inclusione e disabilità – Lo scorso 30 giugno è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 62, che modifica la legge 104/1992. Nel testo normativo sono stati sostituti i termini “handicap” e “portatore di handicap” con il termine “persona con disabilità“. Questo cambiamento, apparentemente semplice, ha un profondo significato, poiché valorizza l’individuo al di là delle sue condizioni fisiche, mentali o intellettive, promuovendo l’uguaglianza e l’inclusione.

Inclusione, gli obiettivi del nuovo Decreto: la definizione di ‘persona con disabilità’

Il Decreto Legislativo 62/2024 mira a garantire il riconoscimento della condizione di disabilità e l’accesso ai servizi, prestazioni, supporti, benefici e agevolazioni. Questo viene realizzato tramite l’accomodamento ragionevole e il progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato, basato sui principi di autodeterminazione e non discriminazione.

Il decreto modifica l’art. 3 della legge 104/92, definendo la persona con disabilità come colui che presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, ostacolano la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri.

Diritti della persona con disabilità e livelli di sostegno (ICF)

Le persone con disabilità hanno diritto a prestazioni specifiche in base alla necessità di sostegno o di sostegno intensivo, correlate ai domini della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Il decreto identifica tre livelli di sostegno: lieve, elevato e molto elevato. Quando la disabilità riduce significativamente l’autonomia personale, richiedendo un intervento assistenziale permanente e continuativo, è previsto un sostegno intensivo da parte dei servizi pubblici, mediante specifiche agevolazioni e prestazioni.

Valutazione di base della disabilità

La valutazione di base per il riconoscimento della disabilità include:

  • Accertamento dell’invalidità civile;
  • Accertamento della cecità civile;
  • Accertamento della sordità civile;
  • Accertamento della sordo-cecità;
  • Accertamento della disabilità in età evolutiva per l’inclusione scolastica;
  • Accertamento della disabilità per l’inclusione lavorativa;
  • Individuazione dei requisiti per assistenza protesica, sanitaria e riabilitativa;
  • Definizione della condizione di non autosufficienza e disabilità gravissima;
  • Requisiti per accesso ad agevolazioni fiscali, tributarie e di mobilità.

Procedure di valutazione: questionario basato su ICF

Il procedimento di valutazione di base segue criteri specifici:

  • Orientamento del processo valutativo medico-legale basato su ICD e ICF, con focus su attività e partecipazione della persona.
  • Utilizzo del WHODAS (questionario basato su ICF) e altri strumenti di valutazione scientificamente validati dall’OMS.
  • Considerazione delle attività della persona per accertare le necessità di sostegno.
  • Impiego di tabelle medico-legali aggiornate per la valutazione dell’invalidità civile.
  • Tempestività, prossimità, efficienza e trasparenza.

Il Decreto Legislativo 62/2024 rappresenta un importante passo avanti verso l’inclusione e la valorizzazione delle persone con disabilità, promuovendo un accesso equo e completo ai servizi e alle agevolazioni previste dalla legge.

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