La decisione di aumentare le ore di italiano non è una misura isolata, ma fa parte di un progetto educativo più ampio che mira a rafforzare le competenze di base degli studenti. La scarsa conoscenza del lessico e le difficoltà ortografiche sono solo una parte del problema. La professoressa Donatella Iacondini ha sottolineato come alcuni studenti, pur utilizzando parole come “ipocrita” o “vendicare”, ne ignorino i significati corretti, creando confusione nei temi e nelle discussioni. Un altro esempio riguarda l’uso scorretto della parola “infatti”, che gli studenti tendono a utilizzare in modo eccessivo e senza una connessione logica tra le idee.
Non si tratta solo di un problema che riguarda gli studenti, ma di una questione più ampia che coinvolge anche la popolazione adulta. Un rapporto recente dell’OCSE ha rivelato che l’Italia si trova tra gli ultimi posti in termini di competenze di lettura. Un’indagine del Censis ha confermato che anche la maggior parte degli adulti ha bisogno di migliorare la propria capacità di comprendere e utilizzare la lingua in modo efficace. La decisione del liceo Minghetti si inserisce, quindi, in un contesto più ampio che sottolinea la necessità di un’educazione linguistica più solida e diffusa.