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In forse la riapertura delle scuole: troppi prof sono positivi, criticità sui ‘trasporti’

Dopo i risultati emersi dallo screening sul personale scolastico, la politica si interroga se sia davvero prudente la riapertura delle scuole

Politica

Così titola un articolo pubblicato poche ore fa dall’Agenzia di stampa ANSA: “Scuola: troppi positivi tra prof, ombre sulla riapertura delle scuole“. Di fatto i dati sulla positività del personale scolastico delle regioni italiane in queste ore non lascia prevedere nulla di buono.

Lo screening e i tanti casi di positività tra il personale scolastico

A poco meno di una settimana dalla riapertura delle scuole – spiega ANSA – si parte in salita. Lunedì scorso sono iniziati i test rapidi al personale scolastico e i dati sulla positività d molti lavoratori emersi in queste ore, in parte previsti, preoccupano i Governatori di Regione, la politica, gli esperti del comitato tecnico scientifico e l’intero esecutivo.

Lo screening sul personale iniziato lunedì scorso infatti ha fatto emergere i primi casi di positività tra i docenti: 20 insegnanti nelle provincie umbre e 6 nel Trevigiano. Ma il trend delle positività del personale scolastico è destinato a salire nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

Intanto il Premier Conte inizia a dialogare con i Governatori delle Regioni per ‘arginare’ le loro forti critiche su come garantire realmente la piena sicurezza degli studenti, degli insegnanti e di tutto il personale scolastico del Paese.

Le nuove indicazioni del CTS sul nodo ‘trasporti’

Il tema dei trasporti sarà oggetto di confronto oggi pomeriggio durante l’incontro previsto a Palazzo Chigi in cui saranno presenti i Governatori delle Regioni, il ministro agli Affari Regionali, il ministro all’Istruzione, quello della Salute, il ministro dei Trasporti e il commissario per l’Emergenza Arcuri. Su questo argomento sono arrivate nelle ore scorse anche le prime indicazioni del CTS:

  • per salire sugli scuolabus bisognerà prima misurare la febbre a casa;
  • a bordo sarà consentita la capienza massima solo per un tragitto che duri un massimo di 15 minuti.

Resta chiaro che queste nuove indicazioni dovranno essere condivise con i Presidenti di Regione che tra l’altro sono assolutamente contrari a queste direttive, pronti a dare battaglia a questo governo su tutti i fronti.

Le dichiarazioni della politica, tanti i nodi: personale aggiuntivo, misurazione della febbre, banchi monoposto, mascherine, trasporti, medici a scuola ed eventuale lockdown

Il Governatore della Liguria Toti su questo argomento dichiara: “Chiederemo al governo chiarimenti sui tempi dell’assegnazione del personale aggiuntivo di cui ci è stato assicurato il raddoppio, sui tempi di consegna dei banchi monoposto e delle mascherine. Ma noi diciamo no all’uso della mascherina durante la lezione. Il governo dovrà esprimersi in via definitiva e non l’ha ancora fatto“.

Nella giornata di ieri sono giunte anche le dichiarazioni della vice ministra all’Istruzione Anna Ascani: “Con le attuali regole riusciremo dare risposta alle aspettative degli studenti e delle famiglie“. E continua: “Non possiamo permetterci passi falsi nel trasporto e dall’altra parte dobbiamo garantire agli enti locali la possibilità di sostenere i costi aggiuntivi“, chiarisce Ascani.

Anche la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, assicura in queste ore, quasi a voler presagire una decisione drastica ma non del tutto priva di fondamento, che “in caso di quarantena sarà data la possibilità ai genitori di restare a casa con i figli“.

Infine il Partito Democratico punta i piedi è pretende dall’esecutivo la riattivazione dei presidi medici e di vigilanza sanitaria all’interno delle scuole, con l’assegnazione di un pediatra di comunità ogni 8 piccole strutture scolastiche da 0-6, oltre che un medico per ogni scuola autonoma.

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