In effetti, il problema in oggetto si presenta in quelle scuole dove sono presenti docenti COE, ovvero docenti impegnati in più istituzioni scolastiche ai fini del completamento del loro orario didattico. Molti di loro, infatti, hanno solo 2 ore di insegnamento (nella terza o quinta classe) in altre scuole rispetto a quella di titolarità e per tale ragione saranno impegnati per gli esami di Stato nelle due scuole. Gli impegni si accavallano e ogni giorno gli stessi sono costretti a comunicare alle segreterie didattiche e ai Dirigenti le modifiche relative agli impegni già stabiliti.
Questa situazione farà si che molti insegnanti (almeno 1 o 2 in ogni istituzione scolastica) saranno costretti a fare, le prime tre settimane di giugno, un vero tour de force. Molti impegni saranno svolti di mattina in una scuola e di pomeriggio nell’altra, il tutto intervallato da un’ora di tempo tra i diversi appuntamenti; anche se le due o più istituzioni sono distanti tra loro anche trenta o quaranta chilometri.
A questo punto, qualcuno di loro si interroga per trovare una soluzione al problema e lancia una proposta non del tutto insensata: “visto che per la ‘dematerializzazione‘ non si dovrebbe più stampare nessun documento cartaceo, potremmo collegarci anche in streaming tramite Skype per lo svolgimento delle operazioni conclusive di fine anno”. Questa possibilità, chiaramente, potrebbe adottarsi solo per le operazioni degli scrutini finali; per gli esami invece, la presenza del docente dovrebbe essere, speriamo, ancora garantita (almeno fino a nuove disposizioni).