Le amministrazioni comunali hanno risposto con un impegno significativo, investendo risorse per garantire il sostegno necessario agli studenti con disabilità. A Imola, ad esempio, le risorse destinate a questo scopo sono passate da meno di due milioni di euro nel 2020 a oltre tre milioni nell’ultimo anno. Castellari ha anche sottolineato il ruolo della Regione Emilia-Romagna, che ha aumentato i fondi destinati all’inclusione sociale, passando da nove a dodici milioni di euro. “Sono certo che la Regione continuerà a fare la sua parte”, ha dichiarato il consigliere regionale, evidenziando l’importanza di un impegno continuativo anche da parte degli enti locali.
Nonostante gli sforzi delle amministrazioni locali e della Regione, Castellari ritiene che sia necessario un ulteriore intervento da parte dello Stato. Il consigliere ha infatti ribadito che è giunto il momento che il Governo fornisca risorse dirette ai Comuni, per garantire non solo il sostegno degli insegnanti di sostegno, ma anche un adeguato supporto per tutte le attività di assistenza agli alunni con disabilità. Questa richiesta, ha ricordato Castellari, è stata più volte sollecitata anche dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) a tutti i livelli. Un appello che non ha colorazioni politiche, ma che riguarda tutti i Comuni, indipendentemente dalla loro appartenenza partitica, a dimostrazione di come l’inclusione scolastica sia una priorità trasversale.
La scuola inclusiva è una risorsa fondamentale per la costruzione di una società più equa e giusta. Secondo Castellari, l’impegno di tutti è necessario per assicurare che ogni bambino, a prescindere dalle sue difficoltà, possa sviluppare appieno le proprie potenzialità. Il sostegno degli enti locali e regionali è importante, ma il Governo ha il dovere di garantire un adeguato livello di finanziamento, per evitare che le scuole debbano affrontare da sole il crescente fabbisogno di risorse.