Le rettifiche successive hanno portato grande confusione tra i candidati, molti dei quali si sono trovati esclusi dal ruolo che credevano di aver ottenuto, o viceversa.
In un periodo estivo già complicato, l’ultima rettifica riguarda l’assegnazione delle province, con l’USR che ha concluso la prima fase delle immissioni in ruolo e ha avviato la seconda fase per la scelta delle scuole, da completare in meno di 24 ore.
Rossi critica l’accelerazione imposta ai docenti, costretti a prendere decisioni cruciali in tempi strettissimi: “Se si viene assegnati alla prima provincia scelta, è più semplice. Ma chi riceve una provincia sconosciuta deve analizzare le scuole disponibili in poche ore. Questo processo dovrebbe essere condotto con calma, non sotto stress”.
Il caos creato dalla nuova piattaforma adottata dal Ministero dell’Istruzione, con tempi stretti e un sovraccarico di lavoro, è emblematico della situazione generale delle operazioni di reclutamento docenti di quest’estate.
A Prato, come spiega Claudio Gaudio, segretario della Cisl Scuola, persino le graduatorie provinciali per le supplenze sono state ripubblicate, un evento raro. Anche Pasquale Cuomo della Flc Cgil sottolinea come quest’anno si siano accavallati più canali di assunzione, prolungando ulteriormente le procedure.
La speranza è che queste ultime correzioni rappresentino davvero la fine di questa serie di errori e che le operazioni di immissione in ruolo possano concludersi senza ulteriori intoppi.