Immissioni in ruolo – Gli idonei al concorso 2020 per la classe di sostegno scuola superiore (concorso n. 499/20) denunciano gravi disparità di trattamento nelle recenti procedure di immissione in ruolo 2024/25. In una diffida all’Ufficio Scolastico Regionale, sollevano preoccupazioni riguardo al modo in cui le immissioni sono state gestite, sottolineando che il loro percorso altamente selettivo viene ignorato a favore di soggetti che non hanno mai superato alcuna selezione specifica.
Immissioni in ruolo 2024/25: un Concorso rigoroso e selettivo
Il concorso del 2020 è stato descritto dagli idonei come una procedura selettiva estremamente rigorosa. Molti di loro hanno completato il 3° e 4° ciclo del TFA, un percorso notoriamente difficile, e possiedono anni di esperienza didattica. Tuttavia, nonostante questi requisiti, stanno affrontando anomalie significative nelle attuali procedure di immissione in ruolo.
Esclusi dalle prime fasi di immissioni in ruolo
Gli idonei lamentano di essere stati completamente estromessi dalla Fase 1 e 2 delle procedure di immissione in ruolo. “Siamo stati scavalcati da candidati inseriti nelle Graduatorie ad Esaurimento (G.A.E.) per Adss che non hanno superato alcun concorso specifico per la nostra classe di concorso,” affermano. Inoltre, i posti rinunciati dalle G.A.E. sono stati assegnati alle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (G.P.S.), composte da soggetti che non hanno superato alcuna procedura concorsuale.
Un appello per la giustizia e al rispetto del merito
Gli idonei al concorso 2020 sottolineano che questa situazione crea una grave disparità di trattamento e una palese violazione del principio di merito e di pari opportunità. Il loro percorso formativo e selettivo, che ha portato all’ottenimento di un titolo altamente qualificato, rischia di essere vanificato da un sistema che sembra privilegiare chi non ha superato alcun concorso specifico per la classe di concorso Adss.
La richiesta di intervento
Gli idonei chiedono all’Ufficio Scolastico Regionale di fornire chiarimenti sulla procedura seguita e diffidano l’USR dal proseguire con le immissioni in ruolo in queste modalità. Hanno sollecitato un intervento urgente per rimediare a quella che considerano una grave ingiustizia. In assenza di risposte, si dicono pronti a intraprendere ogni azione legale necessaria per tutelare i loro diritti e garantire che il principio di merito e pari opportunità venga rispettato.
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