Le risorse della Legge di Bilancio 2021 avrebbero dovuto finanziare le progressioni ex art. 15 per ricercatori e tecnologi. Dopo un ritardo di due anni, l’ente si era impegnato a effettuare 16 progressioni nel 2024, ma anche in questo caso i fondi non sono stati utilizzati. Dove sono finiti questi soldi?
Secondo FLC CGIL, nelle casse di INDIRE sono confluiti oltre 800.000 euro all’anno dal 2022, destinati al personale di IV-VIII livello. Dopo tre anni, questi fondi non sono stati distribuiti né vincolati nel bilancio, accumulando oltre 2,4 milioni di euro. Qual è la destinazione di queste risorse?
Un altro nodo critico riguarda il fondo ex art. 19, che avrebbe dovuto essere alimentato con fondi Erasmus. Tuttavia, pur dichiarandone l’impossibilità, INDIRE ha utilizzato questi finanziamenti per collaboratori e consulenti esterni. Perché si fanno dichiarazioni che poi non vengono rispettate? Inoltre, il sindacato denuncia la mancata trasparenza sulle spese del Direttore e del Presidente, già oggetto di richiesta di chiarimenti da parte dei revisori dei conti dal 2018.
Le condizioni lavorative nei locali di via Lombroso a Firenze risultano fatiscenti, con spazi insufficienti e continui problemi strutturali. Nel frattempo, l’amministrazione ha investito nell’acquisto di Palazzo Gerini. Quali sono le priorità di INDIRE? Inoltre, i lavoratori lamentano una mancanza di dialogo con RLS e RSU, fondamentale per la tutela della sicurezza e del benessere del personale.
La ricerca endogena subisce un costante disinvestimento, nonostante la crescita del personale e l’aumento dei fondi ordinari. Nel contempo, il numero di consulenti esterni continua a crescere, superando quota cento. Come si spiega questa contraddizione in un ente pubblico di ricerca?
Il sindacato evidenzia una crescente insoddisfazione tra il personale, tra precariato, riorganizzazioni continue e promesse non mantenute. La frase “Ma tanto qua, si sa, le cose vanno così” risuona nei corridoi, sintomo di una rassegnazione diffusa. FLC CGIL ribadisce la necessità di un cambiamento, basato sulla trasparenza, sulla tutela dei lavoratori e sul rispetto degli impegni assunti.
Nelle prossime elezioni RSU di aprile, il sindacato si impegna a rafforzare la propria presenza, rappresentando i diritti di tutti i lavoratori e lavoratrici con etica, responsabilità e determinazione.
Il comunicato ufficiale della FLC CGIL