venerdì, 14 Marzo 2025
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Il ruolo dell’insegnante di sostegno nelle verifiche scolastiche: un diritto imprescindibile

Il CIIS denuncia la negazione del supporto del docente di sostegno nelle verifiche scolastiche, evidenziando le implicazioni giuridiche e i diritti degli studenti.

L’inclusione scolastica rappresenta un pilastro fondamentale del sistema educativo italiano, garantendo pari opportunità a tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro difficoltà. Tuttavia, recenti disposizioni e interpretazioni hanno sollevato dubbi e preoccupazioni in merito alla presenza dell’insegnante di sostegno durante le verifiche scolastiche. Il Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno (CIIS), attraverso le parole del suo Presidente Nazionale Giuseppe Argiolas, interviene con fermezza sulla questione, sottolineando come l’esclusione del supporto nelle prove di valutazione costituisca una grave violazione dei principi di inclusione. In questo articolo analizziamo il valore del docente di sostegno nel percorso scolastico, le implicazioni giuridiche e le responsabilità condivise all’interno delle istituzioni educative.

Il CIIS denuncia la negazione del supporto nelle verifiche scolastiche

Il Coordinamento Italiano Insegnanti di Sostegno prende posizione contro la negazione dell’attività di supporto da parte dei docenti di sostegno durante le verifiche orali, scritte e pratiche. Giuseppe Argiolas, Presidente Nazionale del CIIS, in una nota ufficiale denuncia come tale esclusione rappresenti una grave violazione dei principi di inclusione scolastica sanciti dalla Costituzione italiana.

“La presa in carico degli alunni del gruppo classe da parte dei docenti di sostegno costituisce un aspetto fondamentale ed inderogabile per la piena attività d’inclusione e d’integrazione”, afferma Argiolas, richiamando i principi costituzionali.

Il valore sociale dell’insegnante di sostegno secondo la giurisprudenza

Il Presidente del CIIS richiama la sentenza n° 2023/2017 del Consiglio di Stato, che evidenzia come l’attività degli insegnanti di sostegno porti vantaggi non solo agli studenti con disabilità, ma anche alle loro famiglie e alla società nel suo complesso. L’integrazione scolastica, favorita dall’ausilio del docente di sostegno, evita forme di segregazione e isolamento, riducendo al contempo gli oneri umani ed economici che potrebbero gravare sulle famiglie.

Competenze condivise e responsabilità collegiale

Argiolas sottolinea inoltre che “il docente su posto comune non può in alcun modo sostenere la tesi dell’esclusiva competenza in ordine alla programmazione didattica-educativa, alla verifica degli obiettivi inseriti nel PEI e alla valutazione delle competenze”. Facendo riferimento alla sentenza n° 585/2018 del Consiglio di Stato, ribadisce che l’assegnazione di un insegnante di sostegno è un diritto soggettivo dello studente con disabilità, e deve essere calibrato in base alle specifiche difficoltà di apprendimento.

L’importanza della formazione continua

Il Presidente del CIIS conclude sottolineando come le linee d’indirizzo dei dirigenti scolastici debbano rispettare e confermare la piena condivisione delle attività programmatiche previste nel PTOF, garantendo il rispetto delle norme a tutela delle persone con disabilità. “La formazione continua del personale docente risulta essere funzionale alla piena riuscita del progetto di vita di tutti gli alunni“, afferma Argiolas, ribadendo l’importanza di un approccio sistemico all’inclusione scolastica.

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