Il sistema, pur mostrando segni di voler reagire a questa piaga, sembra ancora incapace di eliminarla del tutto. I controlli sulle certificazioni, sebbene siano stati rafforzati, non bastano a fermare un fenomeno così radicato. I sindacati, poi, mostrano un atteggiamento ambivalente: da un lato, alcuni si fanno portavoce delle denunce, dall’altro, altri sembrano più interessati a difendere lo status quo.
È evidente la necessità di una profonda riforma del sistema di reclutamento dei docenti. Solo così si potrà mettere fine a questo mercato nero e garantire che l’accesso alla professione docente sia basato esclusivamente sul merito e sulla preparazione.
Il mercato nero dei titoli scolastici rappresenta una grave minaccia per la qualità della scuola italiana. Per debellarlo, è indispensabile un intervento deciso da parte delle istituzioni, unito a una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti: docenti, cittadini e, soprattutto, le nuove generazioni che hanno diritto a un’istruzione equa e di qualità.