Il planetario non solo favorisce l’apprendimento individuale, ma stimola anche la socializzazione tra gli studenti. Il professor Giacinto Ciappetta, responsabile del progetto, sottolinea come i ragazzi apprezzino l’utilizzo dei dieci telescopi disponibili. “Gli studenti imparano facendo, e questo facilita la comprensione di concetti scientifici complessi,” afferma. Inoltre, l’utilizzo pratico degli strumenti di osservazione li aiuta a sviluppare una passione per la scienza e a collaborare in modo efficace.
I planetari didattici all’interno delle scuole sono una rarità in Italia. Attualmente, sono presenti solo in altre tre scuole, distribuite tra Campania, Veneto e Toscana. La preside del liceo, Gabriella Maria Sonia Conti, evidenzia l’importanza di queste dotazioni tecnologiche per la modernizzazione dell’insegnamento. “Le tecnologie non sono sufficienti se non le integriamo in una didattica innovativa e orientata ai tempi. Per questo motivo abbiamo avviato corsi di formazione per i docenti,” conclude.
Gli studenti del Liceo Severi hanno accolto con entusiasmo questa nuova forma di apprendimento. Giulia, una studentessa di seconda, ammette che inizialmente non sapeva nulla di astronomia, ma ora si diverte a preparare i telescopi per le osservazioni e trova che “fare è molto più interessante che ascoltare”. Anche i ragazzi più grandi, come Piero Cuomo e Simone Chiesa, hanno guidato conferenze-spettacolo durante la cogestione scolastica, condividendo con i compagni le loro conoscenze. Questo planetario rappresenta un punto di svolta per il Liceo Severi, che ora può offrire agli studenti un’esperienza didattica unica, in grado di stimolare la curiosità e l’interesse verso le scienze in modo innovativo e coinvolgente.