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I rischi e le responsabilità quotidiane del personale scolastico: la culpa in vigilando

I rischi e le responsabilità del personale scolastico a causa della culpa in vigilando, ovvero la mancata sorveglianza dei minori durante le attività lavorative

Culpa in vigilando

La culpa in vigilando, che implica la responsabilità di prevenire danni causati da minori sotto la propria sorveglianza, rappresenta un rischio concreto e quotidiano per il personale scolastico. Docenti e Personale ATA sono esposti ad enormi responsabilità civili e penali, spesso non adeguatamente riconosciute né compensate dal punto di vista economico. La questione solleva interrogativi su come lo Stato tuteli i propri dipendenti in un settore fondamentale e delicato come quello dell’istruzione.

La culpa in vigilando: una grossa responsabilità civile e penale per il personale scolastico

Il lavoro di un docente va ben oltre l’insegnamento. Secondo gli articoli 2047 e 2048 del Codice Civile, i docenti sono responsabili per i danni causati dagli alunni a terzi, salvo che dimostrino l’impossibilità di impedire l’evento. In caso di omessa vigilanza, episodi di bullismo o incidenti, i docenti possono essere chiamati a rispondere economicamente, con esborsi che superano le loro possibilità. La situazione si complica ulteriormente sul piano penale: l’articolo 40 del Codice Penale stabilisce che l’omissione di un atto dovuto equivale a cagionare l’evento. Questo principio, applicato a fatti gravi, può tradursi in procedimenti giudiziari che lasciano gli educatori quasi indifesi.

Le polizze assicurative private, che offrono una parziale copertura per i rischi professionali, non sono obbligatorie e restano a carico del personale scolastico, aggravando la già modesta retribuzione. Molti docenti scelgono di stipularle per evitare di essere lasciati soli a fronteggiare potenziali danni civili e costi legali, mentre altri evitano attività a rischio, come le gite scolastiche, per non esporsi ulteriormente.

La necessità di una maggiore tutela istituzionale

La vulnerabilità del personale scolastico è accentuata dall’assenza di tutele adeguate fornite dallo Stato. Mentre altre categorie di lavoratori del settore pubblico godono di meccanismi più solidi per mitigare le responsabilità civili, i docenti e gli ATA devono spesso affidarsi a soluzioni individuali. Tale situazione evidenzia una disparità di trattamento ingiustificata, considerando che la loro professione comporta rischi peculiari, direttamente legati alla tutela dei minori e alla prevenzione di danni.

Questa condizione è resa ancor più gravosa dalle basse retribuzioni che caratterizzano il sistema scolastico italiano. Il D.Lgs. 29/1993 ha privatizzato il rapporto di lavoro dei docenti, ancorando gli aumenti salariali all’inflazione programmata. Tuttavia, tali meccanismi non tengono conto delle responsabilità uniche e delle implicazioni economiche che gravano sugli insegnanti.

Assicurazione per i rischi professionali per il personale scolastico: il giusto riconoscimento economico e giuridico

La situazione del personale scolastico richiede un intervento strutturale. Sarebbe opportuno che lo Stato introducesse una copertura assicurativa obbligatoria per i rischi professionali, estesa a tutti i docenti e collaboratori ATA, così da alleviare il peso economico delle potenziali sanzioni civili e penali. Allo stesso tempo, un aumento delle retribuzioni dovrebbe riflettere la complessità e l’importanza del loro ruolo.

La questione, dunque, non è meramente sindacale ma riguarda la dignità professionale e la civiltà di un Paese. Garantire condizioni lavorative più sicure e compensi adeguati non solo rappresenta un atto di giustizia per i lavoratori della scuola, ma contribuisce a valorizzare un settore fondamentale per il futuro della società.

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