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GPS Sicilia, ultime notizie: nell’isola in soli due giorni 11mila domande, ma sono pochi i posti disponibili

Boom di domande degli aspiranti siciliani per l'inserimento nelle nuove GPS. Secondo i dati del Ministero sarebbero quasi 11.000 in 48 ore

Supplenze

GPS Sicilia – In Sicilia sono poche le cattedre nei vari ordini di scuola, tuttavia molti aspiranti maestri e professori siciliani tentano la carta della supplenza annuale mediante le richieste per l’inserimento nelle GPS. In 48 ore – secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Stampa del Ministero – i candidati siciliani che hanno inoltrato l’istanza per le nuove Graduatorie Provinciali per le Supplenze sarebbero stati oltre 11.000.

GPS Sicilia: nell’isola in soli due giorni 11mila aspiranti supplenti, ma sono circa 700 i posti disponibili

Sarebbero migliaia gli aspiranti docenti a tentare la sorte delle Graduatorie Provinciali pur sapendo che in quasi tutti gli ordini scolastici i posti scarseggiano: zero disponibilità per la scuola dell’infanzia e primaria, solamente 679 cattedre disponibili nella scuola secondaria.

In ogni caso dovrà valutarsi la situazione degli organici dopo le immissioni in ruolo. Ovviamente questo dato è solamente un granello di sabbia se si mettono a confronto i numeri dei posti vacanti al nord Italia dopo le medesime operazioni.

Una novità, quella delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze, che ha favorito il boom in Sicilia di richieste online per la corsa alla supplenza. I nuovi elenchi infatti consentono anche agli aspiranti supplenti non abilitati di potersi inserire in un elenco provinciale che sarà reso pubblico dopo la valutazione delle domande da parte del MI.

Chi ha deciso di aderire alle nuove graduatorie avrà buone possibilità di insegnare in quanto concorrerà per l’assunzione in una delle tante scuole della Provincia con cattedra annuale fino al 30 giugno.

Molti docenti pronti a trasferirsi al nord pur di lavorare

Esiste, di contro, anche un’altra tendenza, ovvero quella che vedrà numerosi neolaureati o precari spostarsi nelle province del Nord Italia. Tanti di questi infatti opteranno per spostarsi nelle zone del nord Italia, proprio per coprire le cattedre che sicuramente rimarranno disponibili per via del numero di posti vuoti superiore alle richieste di insegnamento.

Per il Meridione ancora oggi la scuola rappresenta un ottimo deterrente per poter lavorare e guadagnare uno stipendio dignitoso (medio alto), riferito ovviamente al costo della vita dei territori in oggetto.

Anche un altro motivo spingerà molti italiani ad indirizzare il proprio sguardo verso la scuola: la voglia di ripartire anche economicamente è tante dopo lo stop forzato di questi ultimi quattro mesi causati dall’emergenza Covid-19.

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