Le supplenze sono assegnate ai docenti e al personale ATA attraverso un regolare contratto che solitamente ha termine il 30 giugno (fino alla fine delle attività didattiche) o al 31 agosto (fino al termine dell’anno scolastico).
La nuova procedura invece pone le basi per assegnare i posti residui e vacanti non più ad inizio dell’anno scolastico inoltrato (a volte anche ad ottobre o addirittura a novembre) ma a partire dalla seconda metà di settembre.
Fermo restando lo scetticismo dei principali sindacati di categoria, la nuova procedura che prevede la cosiddetta ‘call veloce’ permetterà di accorciare di molto i tempi delle operazioni di assegnazione delle cattedre, assegnando i posti vacanti al personale precario entro e non oltre il 20 settembre. La differenza rispetto alla procedura precedente sarà rappresentata dalla possibilità di accettare l’incarico con l’opzione di un eventuale trasferimento volontario rispetto alla provincia e alla regione in cui si è inseriti.
La call veloce dunque permetterà, dopo le assunzioni del personale di ruolo, agli Uffici scolastici regionali di pubblicare gli elenchi dei posti rimasti liberi disponibili per le eventuali supplenze. I docenti presenti nelle GaE e nelle GM 2016 e 2018 e residenti in altre regioni (e qui sta la novità) potranno fare domanda, volontariamente, per coprire i posti interessati un po’ ovunque.
La nuova procedura prevede infatti la costituzione di una nuova graduatoria ‘temporanea’ costituita prevalentemente dai punteggi posseduti dai rispettivi candidati che ne fanno parte. Per accettare l’incarico i candidati presenti in questi elenchi dovranno presentare le istanze entro e non oltre 5 giorni dall’attivazione della funzione online (su Istanze Online) da parte degli USR. Questa procedura e gli step appena illustrati sono regolamentati dal decreto ministeriale dell’8 giugno.
Va ricordato inoltre che il suddetto decreto prevede anche alcuni casi particolari, tra questi:
Dalla procedura appena illustrata, infine, rimarranno fuori i seguenti profili:
La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina parla della Call veloce a margine di un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione: “La call veloce rappresenta una novità assoluta che abbiamo votato in Parlamento, lo scorso dicembre, per rendere più efficiente il sistema di copertura delle cattedre. La chiamata veloce offre una opportunità in più agli insegnanti per essere assunti: su base del tutto volontaria, potranno spostarsi in un’altra regione o anche provincia nel caso delle graduatorie ad esaurimento, per ottenere più rapidamente la cattedra; andando ad occupare posti altrimenti destinati a essere dati a supplenza. Fino ad oggi non era possibile farlo”. Rimane indubbio, precisa più avanti la Azzolina, che prima della Call veloce “verranno avviate tutte le procedure ordinarie di immissione in ruolo dalle graduatorie di merito concorsuali, dalle graduatorie ad esaurimento e dalle fasce aggiuntive”.