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Gite scolastiche in crisi: tra rincari e difficoltà organizzative

Studenti e gite scolastiche: tra costi elevati, problemi disciplinari e mancanza di docenti accompagnatori, le visite di istruzione sono sempre più rare

gite scolastiche

Le gite scolastiche, oggi ribattezzate visite di istruzione, stanno diventando sempre più rare. A influire sono sia l’aumento dei costi nel settore turistico sia il calo della disponibilità dei docenti a partecipare come accompagnatori. In passato, questi momenti erano attesi con entusiasmo da studenti e insegnanti, ma oggi la situazione appare ben diversa. Molte famiglie faticano a sostenere le spese, mentre i professori, scoraggiati da incentivi economici ridotti e responsabilità crescenti, preferiscono rinunciare.

L’impatto dell’aumento dei prezzi e il nodo dei rimborsi

Negli ultimi anni, il rincaro di viaggi, alloggi e trasporti ha reso le gite sempre meno accessibili. Le famiglie si trovano spesso costrette a rinunciare, soprattutto quando i sussidi disponibili richiedono procedure complesse e sono legati all’ISEE. Sul fronte degli insegnanti, la diaria extra, che un tempo rappresentava un piccolo riconoscimento, è stata ridotta drasticamente. Oggi il rimborso copre a malapena le spese di base, scoraggiando molti docenti a partecipare a viaggi che richiedono un impegno h24 e che spesso includono notti insonni per controllare gli studenti.

Studenti più difficili da gestire e il ruolo della tecnologia

Il comportamento degli studenti è un altro elemento critico. Rispetto al passato, la gestione degli alunni durante le gite è diventata più complessa. Smartphone e social media amplificano i problemi di disciplina, trasformando anche episodi banali in potenziali situazioni di difficile controllo. Tuttavia, escludere gli studenti più esuberanti non rappresenta una soluzione. La scuola, come sancito dalla Costituzione, deve essere aperta a tutti, e le visite di istruzione rientrano a pieno titolo nelle attività didattiche.

Come salvare le gite scolastiche

Per evitare che le gite scolastiche diventino un ricordo del passato, è necessario rivedere l’intero sistema. Fornire sussidi più accessibili, organizzare mete meno costose e coinvolgere figure di supporto per alleggerire il carico sui docenti rappresentano passi essenziali. Viaggiare è un’opportunità formativa e sociale che arricchisce gli studenti, lasciando ricordi indelebili. Integrare le finalità educative con momenti di svago e socializzazione potrebbe restituire alle gite il loro ruolo centrale nell’esperienza scolastica, garantendo il diritto di partecipazione a tutti gli alunni.

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