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Gite scolastiche a rischio: troppe complicazioni nel nuovo Codice degli appalti

Il nuovo Codice degli Appalti e le norme introdotte dall’Anac mettono a rischio l'organizzazione delle gite scolastiche. Il MM pensa di affidare tutto agli USR

Gite scolastiche

Le gite scolastiche, parte integrante del percorso formativo degli studenti italiani, potrebbero diventare un ricordo del passato. A causa del nuovo Codice degli Appalti e delle norme introdotte dall’Anac (Agenzia Nazionale Anticorruzione), l’organizzazione di viaggi di istruzione e scambi culturali si è complicata notevolmente. Questo scenario ha già portato molte scuole a rinunciare a queste esperienze educative, suscitando preoccupazioni tra dirigenti, docenti e famiglie.

Il nuovo Codice degli appalti e le regole ‘stringenti’: ore contate per le gite scolastiche

In vigore dal 2023, il nuovo Codice degli Appalti richiede che le scuole utilizzino il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione (MePA) per organizzare gite e attività culturali che superano i 140.000 euro di spesa. Sebbene una deroga concessa dall’Anac fino a settembre 2023 abbia permesso agli istituti di continuare a gestire gli appalti in autonomia, ora la legge impone l’applicazione integrale delle nuove norme.

La procedura comporta maggiore complessità per le segreterie scolastiche e i dirigenti, che devono gestire gare d’appalto articolate e onerose. I costi amministrativi, uniti all’aumento dei carichi di lavoro per i DSGA e i docenti, stanno scoraggiando molte scuole. Il risultato? La cancellazione di numerose attività extracurricolari, considerate essenziali per il benessere e la crescita degli studenti.

Gestione agli USR delle gare d’appalto per l’organizzazione delle gite scolastiche: il Ministero studia anche questa soluzione

Per far fronte alle difficoltà, il Ministero dell’Istruzione sta valutando una possibile soluzione: affidare la gestione delle gare d’appalto agli Uffici Scolastici Regionali (USR), trasformandoli in stazioni appaltanti qualificate. Tuttavia, questa proposta non è priva di criticità.

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp), ha evidenziato che gli USR, soprattutto nelle regioni più grandi come la Lombardia, non dispongono delle risorse necessarie per gestire un numero così elevato di gare. Per rendere praticabile questa soluzione, sarebbe necessario potenziare gli organici degli USR con personale altamente qualificato nel codice degli appalti.

“La norma – spiega Giannelli – deriva da direttive europee e non può essere contestata. Tuttavia, le gare pubbliche richiedono competenze tecniche avanzate che al momento non sono disponibili negli USR. Senza un adeguato supporto, rischiamo di bloccare completamente il sistema.”

Interrogazione parlamentare sulla vicenda

Anche il dibattito politico si è acceso sulla questione. Irene Manzi, responsabile scuola del Partito Democratico, e Simona Malpezzi, vicepresidente della Commissione Infanzia e Adolescenza, hanno presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Le due esponenti del PD chiedono al governo di intervenire con urgenza per semplificare le modalità di affidamento dei viaggi d’istruzione, ritenuti fondamentali per il percorso formativo degli studenti.

“L’Anac ha lasciato scadere la deroga senza che il Ministero intervenisse. Chiediamo al Ministro quali strumenti intenda mettere a disposizione per garantire modalità semplici e immediate per l’organizzazione delle gite scolastiche,” dichiarano Manzi e Malpezzi.

Per fonteggiare la corruzione si rischia di non fare più le gite scolastiche

Il nuovo Codice degli Appalti, pensato per migliorare la trasparenza e ridurre i rischi di corruzione, rischia di penalizzare gravemente il sistema educativo italiano. Senza interventi tempestivi, l’organizzazione delle gite scolastiche potrebbe diventare un onere insostenibile per molte scuole, privando gli studenti di un’esperienza formativa importante. La soluzione prospettata, seppur promettente, richiede risorse significative e una pianificazione attenta per evitare ulteriori rallentamenti.

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