Uno studio dell’Università di Milano Bicocca ha messo in evidenza come ogni euro investito nello sport scolastico possa generare un risparmio di 2-3 euro in costi sanitari diretti e indiretti. Questo dato rafforza l’idea che promuovere l’attività fisica sin dall’infanzia non rappresenta solo una misura sanitaria, ma un investimento per il futuro economico del Paese.
Marco Trabucco Aurilio, presidente della Fondazione Mesit, ha dichiarato: “Lo sport non è solo un’attività ricreativa, ma un’arma decisiva per migliorare la salute pubblica e garantire la sostenibilità del nostro sistema sanitario.”
Nonostante l’importanza dell’attività fisica, il sistema scolastico italiano fatica a supportarla adeguatamente. Solo il 46% delle scuole dispone di palestre idonee, con una situazione particolarmente critica nel Mezzogiorno. Per far fronte a questa emergenza, il Governo ha stanziato 335 milioni di euro nel 2024, destinando il 72% di tali fondi alle regioni meridionali, dove le disparità infrastrutturali sono più marcate.
L’educazione fisica nelle scuole italiane è spesso sottovalutata, con appena due ore settimanali dedicate a questa disciplina. Questo è ben al di sotto delle raccomandazioni dell’OMS, che suggerisce un maggior impegno per promuovere il movimento tra i giovani.
Investire nello sport non significa soltanto migliorare la salute fisica dei bambini, ma anche favorire il loro benessere mentale e sociale. Gli esperti sottolineano che praticare sport aiuta a prevenire patologie croniche, migliorare la qualità della vita e promuovere valori come la disciplina e il lavoro di squadra.
Promuovere l’attività fisica sin dall’infanzia non è solo una scelta sanitaria, ma una strategia per costruire una società più consapevole e sostenibile. L’investimento in strutture scolastiche, programmi di educazione fisica più ampi e una cultura dello sport potrebbe trasformare una generazione a rischio in una generazione più sana e produttiva.
L’Italia, con le sue tradizioni sportive e la sua attenzione alla salute pubblica, ha l’opportunità di diventare un modello virtuoso per il resto d’Europa. È tempo di agire, affinché i giovani di oggi possano crescere in un ambiente che li supporti nel costruire il proprio benessere e il futuro del Paese.