Il ministro Giuseppe Valditara ha partecipato alla cerimonia, accendendo simbolicamente l’illuminazione rossa che ha colorato la facciata del dicastero. Nel suo intervento, Valditara ha rivolto un appello alle donne: “Denunciate qualsiasi forma di violenza. La scuola sarà al vostro fianco, vi supporterà. Siate protagoniste di una rivoluzione di civiltà”.
Per celebrare la giornata e promuovere la prevenzione della violenza di genere, il Ministero ha inviato una lettera ufficiale a tutte le scuole italiane. Il ministro Valditara ha esortato studenti, docenti e dirigenti scolastici a riflettere sull’importanza di educare al rispetto e all’uguaglianza. Diverse scuole hanno risposto all’invito con iniziative concrete: laboratori didattici, proiezioni di film a tema, incontri con esperti e associazioni. Ad esempio, in alcune scuole secondarie di Milano, sono stati organizzati percorsi di storytelling per raccontare storie di resilienza femminile. A Napoli, un liceo ha allestito un murales collettivo dedicato alle vittime di femminicidio, coinvolgendo attivamente gli studenti.
Numerose città italiane hanno dato il loro contributo alla Giornata internazionale. A Firenze, il Palazzo Vecchio è stato illuminato di rosso, mentre nelle piazze principali si sono svolti flash mob organizzati da studenti e associazioni femminili. A Torino, il comune ha promosso una serie di incontri nei centri culturali per discutere di prevenzione e supporto alle vittime.
Parallelamente, molte scuole hanno ospitato psicologi e criminologi per dialogare con i ragazzi, affrontando il tema della violenza di genere in maniera pratica e diretta. Queste iniziative sottolineano l’importanza di un impegno collettivo per contrastare il fenomeno.
La scuola rappresenta un presidio fondamentale nella lotta contro la violenza sulle donne, come ribadito dal ministro Valditara. Attraverso percorsi educativi mirati, si può lavorare per sradicare stereotipi e pregiudizi, promuovendo una cultura del rispetto. Programmi didattici specifici, come i corsi sul riconoscimento delle emozioni e sulla gestione dei conflitti, stanno già mostrando risultati positivi in molte realtà scolastiche.
Gli educatori sono invitati a collaborare con le famiglie e le istituzioni per creare un ambiente sicuro e inclusivo. La Giornata internazionale contro la violenza sulle donne diventa così un’occasione per ribadire che il cambiamento è possibile solo attraverso un impegno condiviso.