Pur riconoscendo l’importanza dei compiti come parte integrante del processo educativo, i genitori chiedono un intervento urgente del Ministro Valditara per ripristinare un equilibrio tra studio e tempo libero. Sottolineano che le normative scolastiche prevedono un corretto bilanciamento tra l’impegno scolastico e il diritto degli studenti al tempo libero. In particolare, fanno notare che questo carico di compiti eccessivo non rispetta i principi di benessere psicofisico degli alunni, né la loro necessità di una vita sociale sana.
Nella lettera, i genitori si rifanno anche all’esempio della Provincia di Trento, dove l’assessore all’Istruzione ha proposto una riduzione dei compiti, soprattutto durante le festività. Questa proposta viene presentata come un modello positivo per il resto d’Italia, con l’auspicio che anche altre realtà locali possano adottare misure simili per garantire che gli studenti possano godere di un tempo libero adeguato. I genitori di Acquapendente chiedono quindi che venga ricordato alle scuole il diritto dei ragazzi a una didattica che non solo promuova l’apprendimento, ma che sia anche attenta al loro benessere complessivo.