Fratoianni ha avanzato proposte alternative, suggerendo di investire gli 800 miliardi di euro in settori come la sanità e la ricerca tecnologica. Ha dichiarato: “Perché non investiamo 800 miliardi di euro per rafforzare il sistema sanitario? O per costruire un CERN europeo per l’intelligenza artificiale?”.
Secondo il politico, l’Europa è “drammaticamente indietro rispetto agli Stati Uniti e alla Cina sulla ricerca”, ambito in cui si gioca la vera competizione globale. Ha inoltre criticato l’approccio europeo, descritto come eccessivamente remissivo verso le richieste americane di aumentare le spese militari: “Noi, come dei cagnolini che scodinzolano, spendiamo un sacco di soldi, peraltro irrazionalmente, in armi”.
Le posizioni di Fratoianni riflettono un dibattito più ampio all’interno dell’Unione Europea riguardo alle priorità di spesa e alla necessità di bilanciare le esigenze di difesa con gli investimenti in settori cruciali per il benessere e lo sviluppo dei cittadini europei.