Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega, ha annunciato una novità significativa riguardante la formazione degli insegnanti di sostegno. L’Indire, pur non essendo un’università, potrà offrire un’opzione formativa aggiuntiva per i docenti specializzati nel supporto agli alunni con disabilità.
Un titolo non universitario ma comunque riconosciuto
Secondo quanto dichiarato da Pittoni, l’Indire non rilascerà titoli universitari, ma fornirà comunque una certificazione valida all’interno del sistema educativo nazionale. Questo titolo potrà essere utilizzato per diverse finalità scolastiche, come la partecipazione ai concorsi pubblici e l’inserimento nelle graduatorie per docenti.
Differenze tra i due percorsi formativi
La bozza normativa chiarisce che:
- Il titolo rilasciato dalle Università (sia autonomamente che in collaborazione con l’Indire) sarà considerato una specializzazione universitaria per il sostegno agli alunni con disabilità.
- Il titolo rilasciato dall’Indire, invece, sarà una specializzazione non universitaria, utilizzabile esclusivamente all’interno del sistema scolastico italiano.
In pratica, questo nuovo percorso formativo proposto dall’Indire mira a potenziare la preparazione degli insegnanti, offrendo loro ulteriori possibilità di specializzazione, seppur con alcune limitazioni in termini di validità internazionale.
L’impatto sulla formazione dei docenti
Questa nuova opportunità formativa, dunque, mira a rispondere alla crescente necessità di insegnanti specializzati nel sostegno scolastico. L’obiettivo è ampliare le possibilità per i docenti interessati a intraprendere questa carriera, garantendo percorsi formativi diversificati ma comunque riconosciuti.
