Formazione docenti, retribuita se sfora le 40 ore annue: compensi stabiliti in fase di contrattazione

Da quest’anno è previsto un compenso per le ore di formazione docenti oltre le 40 ore annue delle attività extra-didattiche. Queste ore devono rientrare nelle attività funzionali all’insegnamento e le modalità di retribuzione sono definite negli accordi presi in contrattazione d’Istituto con la presenza delle RSU. Questa novità rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento economico del lavoro svolto oltre l’orario standard.

Le novità sulla formazione docenti nel CCNL 2019/21: compensi stabiliti dalle RSU in fase di contrattazione integrativa

Questa nuova disposizione è una delle novità introdotte dal contratto collettivo nazionale Istruzione, Università e Ricerca 2019/21, firmato in modo definitivo lo scorso gennaio all’Aran. A sostenere fortemente questa modifica è stato il sindacato Anief, supportato dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Secondo il Ministero, è fondamentale che la formazione del personale scolastico sia parte di un processo continuo, e per questo è necessario riconoscere compensi economici a chi la svolge.

Il meccanismo di retribuzione per le ore extra curricolari per la formazione: una novità voluta da Anief

La retribuzione per la formazione è regolata in modo chiaro. Tutte le ore di formazione che superano le 40 ore extra-classe devono essere compensate ai docenti, come stabilito nel CCNL 2019/21. All’interno del contratto, è specificato che le attività potranno includere anche compensi forfettari stabiliti in contrattazione integrativa, poiché la formazione continua è considerata un diritto e un dovere per il personale scolastico.

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando l’importanza di stanziare ulteriori finanziamenti specifici per la formazione degli insegnanti e del personale ATA. Pacifico ha inoltre evidenziato che è essenziale creare le condizioni per l’aggiornamento professionale anche per il personale precario, affinché possano beneficiare dell’importante conquista contrattuale e migliorare le proprie competenze.