La nostra redazione ha ricevuto e diffonde con grande interesse il comunicato stampa della Fondazione Libellula, che invita a partecipare all’evento di presentazione della Survey teen 2024. L’incontro si terrà lunedì 28 ottobre alle ore 16.00 presso STEP FuturAbility District, in Piazza Olivetti 1 a Milano.
La Survey teen 2024: una finestra sulle realtà dei giovani italiani
La Survey teen 2024 è un’indagine unica nel suo genere, che esplora come gli adolescenti italiani, di età compresa tra i 14 e i 19 anni, vivono e percepiscono tematiche delicate come le relazioni sentimentali, la violenza e la discriminazione. Quest’anno, oltre 1.500 adolescenti hanno partecipato al sondaggio, facendo emergere dati allarmanti che richiedono una profonda riflessione.
Risultati allarmanti: gli adolescenti e la percezione della violenza nelle relazioni
Tra i risultati principali, si evidenzia che 1 adolescente su 5 non riconosce gli abusi all’interno delle relazioni sentimentali, un segnale preoccupante di come molti giovani non abbiano ancora una chiara comprensione dei confini tra amore e violenza. Ancora più sorprendente è il dato secondo cui 1 adolescente su 2 non considera la gelosia come una forma di violenza, un fenomeno che spesso viene sottovalutato ma che può rappresentare un campanello d’allarme di dinamiche relazionali malsane.
All’evento parteciperanno relatori di spicco, tra cui Giuseppe Di Rienzo, Managing Director di Fondazione Libellula, ed Elena Panzera, Presidente di AIDP Lombardia. La moderazione sarà curata dalla giornalista Valeria Ciardiello, con il sostegno dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’incontro sarà un’occasione importante per discutere di come educare i giovani su temi così cruciali, sensibilizzando scuole, famiglie e istituzioni a lavorare insieme per prevenire la violenza e promuovere relazioni sane e rispettose.
Il progetto della Fondazione Libellula, da anni impegnata nella lotta contro la violenza di genere, offre un quadro utile non solo per comprendere le percezioni degli adolescenti, ma anche per orientare le future politiche educative e sociali.
L’evento è aperto al pubblico e rappresenta un’importante opportunità per chiunque voglia approfondire e contribuire alla discussione su come proteggere i più giovani da dinamiche di abuso e discriminazione.