La segretaria generale della FLC CGIL, Gianna Fracassi, ha posto l’accento su due temi cruciali: il precariato e il personale ATA. Secondo la sindacalista, la situazione del precariato è insostenibile, con circa 250mila precari che rappresentano il 25% dell’organico scolastico complessivo. Ha richiesto l’assunzione immediata dei vincitori e degli idonei dei concorsi del 2020 e del 2023, evitando il lancio di nuovi bandi di concorso. “Perché bandire ulteriori concorsi quando ci sono migliaia di colleghi che hanno già superato prove selettive?”, ha domandato Fracassi.
Sul fronte del personale ATA, la FLC CGIL chiede un adeguato riconoscimento professionale e salariale e un piano di assunzioni straordinarie che superi la logica del solo turn over. La richiesta si concentra su un finanziamento straordinario da inserire nella prossima legge di bilancio, per affrontare le molteplici criticità del sistema scolastico: retribuzioni basse, carenza di organico, precarietà diffusa, e segreterie scolastiche sovraccariche.
La FLC CGIL ha lamentato la mancanza di impegni concreti da parte del Ministro Valditara, sottolineando che la “buona volontà” non è sufficiente. In risposta a questa situazione, il sindacato ha proposto alle altre organizzazioni di valutare la dichiarazione di uno stato di agitazione per sostenere le proprie rivendicazioni. “Questo significa mettere realmente la scuola al centro dell’agenda politica”, ha concluso Fracassi, chiedendo un intervento immediato per migliorare le condizioni del settore educativo.