Il diritto alla retribuzione per la festa patronale dipende dal Comune in cui si trova l’azienda e non dalla residenza del lavoratore. Un dipendente che vive a Milano ma lavora per un’azienda con sede a Roma non percepirà la festività di Sant’Ambrogio. Se l’azienda possiede più sedi, conta la sede in cui il lavoratore presta servizio abitualmente. Questo principio evita confusione e uniforma il trattamento economico dei dipendenti.
Nel settore scolastico, il CCNL Scuola prevede quattro giornate festive, tra cui la ricorrenza del patrono della località dove il personale presta servizio. Questa festività viene considerata un giorno di riposo se cade in un giorno lavorativo. La retribuzione segue le regole standard di una normale giornata lavorativa, senza variazioni in busta paga. Per il personale scolastico, la legge 937/1977 garantisce il rispetto di queste festività, valorizzando le tradizioni locali.
Le feste patronali rappresentano un’occasione per celebrare la cultura e le tradizioni locali, ma richiedono anche un’attenta gestione dal punto di vista contrattuale. I lavoratori possono contare su tutele chiare per il trattamento economico, con regolamentazioni specifiche in base al contratto di riferimento. Per chi lavora in città che onorano il proprio patrono, queste festività offrono un giusto riconoscimento sia dal punto di vista culturale che professionale.