Il tribunale di Lecce ha trasferito a Milano il processo che vede imputate 41 persone per presunte assunzioni illecite di personale ATA. La decisione è giunta in seguito all’accoglimento dell’eccezione di incompetenza territoriale sollevata dalla difesa.
Il meccanismo delle false attestazioni
Secondo le indagini della Guardia di Finanza, gli imputati avrebbero utilizzato falsi attestati di lavoro per ottenere punteggi più alti nelle graduatorie ATA. In questo modo, avrebbero ottenuto contratti a tempo determinato in diverse scuole di Milano.
I ruoli chiave nell’organizzazione
Tre persone sono accusate di aver fornito i falsi attestati: P. P. L. P., presidente di una cooperativa sociale di Poggiardo, avrebbe rilasciato certificati di prestazioni lavorative fittizie. S. S., consulente del lavoro e amministratore di una cooperativa di Taurisano, e A. C. C., sindacalista della scuola, avrebbero fatto lo stesso per altre 29 persone, falsificando le firme dei presidenti delle cooperative.
Le conseguenze del trasferimento a Milano
Il trasferimento del processo a Milano implica che l’intera indagine dovrà essere ripresa da capo. La Procura del capoluogo lombardo dovrà valutare le prove raccolte e decidere se confermare le accuse. Questo potrebbe portare a un allungamento dei tempi processuali e a nuove fasi di indagine.
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