La ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone, ha recentemente dichiarato l’intenzione di permettere ai lavoratori l’estensione dell’età lavorativa oltre i 67 anni, su base volontaria. Durante un’intervista, Calderone ha spiegato che questa flessibilità nell’uscita dal mondo del lavoro potrebbe essere vantaggiosa per chi desidera rimanere attivo e, allo stesso tempo, rispondere alle esigenze delle aziende, specialmente nel settore pubblico, dove il ricambio generazionale risulta più lento e complesso.
Estensione dell’età lavorativa: come funziona
L’estensione dell’età lavorativa oltre i 67 anni, proposta da Calderone, non modifica le attuali norme sull’età pensionabile, ma introduce una maggiore flessibilità per chi vuole proseguire la propria carriera. La decisione dipenderà dal consenso del lavoratore e dall’accordo dell’azienda o, nel caso del settore pubblico, dell’amministrazione.
Calderone ha sottolineato che in alcune amministrazioni, il ricambio generazionale è più complesso e questa soluzione potrebbe facilitare un passaggio graduale di competenze tra lavoratori anziani e nuove generazioni.
Un tema importante per la prossima Manovra
Oltre alla questione della pensione dopo i 67 anni, Calderone ha discusso altri temi centrali per la prossima Manovra economica, tra cui il rafforzamento dei fondi pensione e la necessità di incentivare la previdenza complementare. Tuttavia, potrebbero emergere ulteriori dettagli o aggiornamenti in merito nelle prossime settimane.
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