A questo dato poco consolante si dovrebbe aggiungere poi quello dei commissari rinunciatari. Pertanto, se non dovessero rintracciarsi tutte le disponibilità necessarie, rimanendo così scoperte la maggior parte delle 181 commissioni, l’Ufficio Scolastico regionale, nella persona della stessa Iunti, dovrebbe procedere alle nomine d’ufficio. Fatto grave ed assolutamente inedito.
Le rinunce per malattia (causa fortemente prospettata) e la mancanza di disponibilità da parte dei componenti delle commissioni – si legge sull’articolo del Messaggero dell’edizione umbra – saranno determinate quasi sicuramente dalla preoccupazione per l’attuale situazione emergenziale del COVID-19.
I timori su questo aspetto (anche se è vero che si dovrebbe tornare a scuola con le dovute precauzioni a livello di sicurezza) sono abbastanza forti, inutile nasconderlo. Tuttavia, si è coscienti del fatto che ancora il coronavirus circola nel nostro Paese e il personale della scuola (in Umbria il tasso dei contagi è stato alquanto basso), specie quello dei territori del Nord è abbastanza preoccupato.
In questo caso tutti attendono la retromarcia da parte del ministero, auspicando che lo svolgimento dell’esame di Stato avvenga esclusivamente a distanza. Peraltro, il parere del CSPI ha messo in guardia la ministra Azzolina, chiedendo di mettere in moto la macchina della sicurezza, pena lo svolgimento online della prova d’esame.
Di parere nettamente opposto è Anna Ascani, la vice ministra al Miur. Secondo la Ascani – durante la diretta con la Consulta Provinciale degli studenti di Perugia, tenutasi online qualche giorno fa – l’esame dovrebbe farsi in presenza. Lo ha ribadito spiegando quali sono le intenzioni del suo Dicastero: “L’esame in presenza sarà effettuato con tutte le precauzioni, tanto è vero che sono stati stanziati 39 milioni appositamente per la sanificazione degli ambienti, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza”. La stessa vice ministra in quella occasione ha fatto un in bocca al lupo ai maturandi e a chi farà l’esame di terza media: “Studiate ragazzi e preparatevi bene perché anche se ne hanno parlato in tanti il sei politico non c’è” conclude la Ascani.