Un aspetto particolarmente critico riguarda il numero crescente di alunni con bisogni educativi speciali e disabilità, che richiedono un’assistenza continua e qualificata. Nonostante la crescita della domanda, l’organico ATA non è stato adeguato, lasciando scoperti numerosi bisogni fondamentali. Le conseguenze di questa carenza si traducono in un sovraccarico per il personale attuale, con ricadute sia sul benessere dei lavoratori sia sulla qualità del servizio offerto.
Anche il processo di dimensionamento della rete scolastica ha aggravato la situazione. Molte scuole si trovano a operare con organici insufficienti, spesso appena in grado di garantire l’apertura e la chiusura degli edifici. A ciò si aggiunge l’impatto del PNRR, che ha portato un carico amministrativo significativo senza un parallelo aumento delle risorse umane specifiche.
La FLC CGIL chiede un confronto urgente tra istituzioni, scuole, enti locali e conferenze regionali per sviluppare una strategia condivisa. Tra le proposte avanzate:
La lettera della FLC CGIL sottolinea inoltre il ruolo degli enti locali, sempre più in difficoltà nel supportare le scuole con risorse aggiuntive. La situazione richiede un intervento coordinato per evitare che il sistema scolastico continui a subire conseguenze insostenibili.
La questione dell’organico ATA è stata uno dei temi centrali dello sciopero generale del 31 ottobre e sarà nuovamente al centro dello sciopero previsto per il 29 novembre, proclamato dalla CGIL e UIL. Per la FLC CGIL, questa battaglia è fondamentale per garantire una scuola pubblica efficiente, inclusiva e sostenibile.
Con un appello diretto al Ministro Valditara, la FLC CGIL ribadisce che la situazione attuale non è più tollerabile e richiede interventi concreti e tempestivi per il bene della scuola e delle future generazioni.