La modifica al calendario (la data di partenza era stata spostata all’1 Marzo) riguardava la raccolta delle firme, la presentazione delle liste, la data delle elezioni e degli altri adempimenti, attività finalizzate allo svolgimento delle elezioni delle RSU per il prossimo triennio.
Adesso, la decisione passa al Parlamento, il quale potrebbe decidere un rinvio di un anno attraverso alcuni emendamenti al Decreto “Milleproroghe”. Fonti attendibili dicono anche che il rinvio chiesto da più parti politiche (Lega, M5S ecc) non troverà i voti in Parlamento, nonostante il si di alcune proposte emendative approvate nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio alla Camera.
Insomma, è quasi certo che si procederà al voto in tutte le scuole da giorno 5 a giorno 7 aprile 2022. Queste date, dunque, sono quelle fissate lo scorso 7 dicembre 2021 attraverso la stipula del protocollo che reca la tempistica delle operazioni elettorali. E da questo atto si partirà, a meno di imprevedibili decisioni parlamentari.
Così come riporta ItaliaOggi in un suo articolo pubblicato in data odierna, il Calendario stabilisce che “le procedure inizieranno ufficialmente il 31 gennaio con l’annuncio delle elezioni da parte delle associazioni sindacali. Martedì 1° febbraio le scuole metteranno a disposizione l’elenco generale alfabetico degli elettori e ne consegneranno copia a tutte le organizzazioni sindacali che ne faranno richiesta. Contestualmente inizierà, da parte delle organizzazioni sindacali, la raccolta delle firme per la sottoscrizione delle liste e la relativa presentazione”.
A seguire “Giovedì 10 febbraio si insedieranno le commissioni elettorali, che dovranno essere costituite entro il giorno 16 dello stesso mese. Il termine ultimo per la presentazione delle liste è stato fissato al 25 febbraio. Giovedì 24 marzo le commissioni elettorali provvederanno all’affissione delle liste. Dal 5 al 7 aprile i docenti e i lavoratori appartenenti al personale Ata saranno chiamati alle urne per esprimere le loro preferenze. Il giorno 8 ci sarà lo scrutinio ed entro il 14 le commissioni provvederanno ad affiggere gli esiti delle consultazioni elettorali”.
Di seguito i dati riguardanti le sigle sindacali rappresentative (dati forniti da ARAN lo scorso 19 novembre) – “Secondo gli ultimi rilevamenti riguardanti i sindacati del comparto istruzione e ricerca, ovvero le sigle sindacali che vantano la rappresentatività con il Governo, in totale sono 6, tra queste: la Cisl Scuola, la Flc-Cgil, la Uil scuola, lo Snals, la Gilda e l’Anief. La Cisl Scuola con 168.702 iscritti, possiede il 25,58% del totale e 216.610 voti alle Rsu, che costituiscono il 23,88% dei voti totali. Il secondo sindacato rappresentativo è la FLC CGIL con 141.372 iscritti (21,43%) e ben 241.253 voti RSU (26,59%) con una media pari al 24,01% di rappresentatività”.