In quell’occasione la Dirigente Scolastica si è fatta accompagnare da un nutrito gruppo di studenti della propria scuola. La Preside avrebbe giustificato il coinvolgimento degli alunni, dichiarando che “erano tutti maggiorenni e liberi“.
La preside catanese candidata con la Lega e gli studenti al comizio. CGIL e FLC di Catania: “Un caso che pone interrogativi. Ci chiediamo se non abbia leso il diritto allo studio”.
“La notizia che una dirigente scolastica catanese candidata in queste elezioni con la Lega abbia coinvolto i suoi studenti a partecipare ad un incontro elettorale tenutosi a Catania con Salvini, pone non pochi interrogativi. Ci chiediamo se non venga leso il diritto allo studio che prevede una formazione scolastica etica e laica che poco ha a che vedere con la propaganda”.
Lo sottolineano in una nota congiunta, la Cgil e la Flc Cgil di Catania.
“È vero che si tratta di studenti oramai maggiorenni, o di minorenni accompagnati dai genitori, e che di certo non saranno stati usati metodi coercitivi, ma appare evidente che la posizione subalterna e probabilmente influenzabile dei giovani, non sia certo un ingrediente da ignorare.
Aggiungiamo che questa valutazione possa valere anche per il probabile coinvolgimento dei docenti all’iniziativa, sebbene si tratti, almeno in quel caso, di cittadini adulti e pienamente in grado di assumersi le proprie responsabilità.
Aderendo al “Controllo popolare antimafia” insieme ad altre associazioni, nei giorni scorsi abbiamo voluto lanciare un appello sulla necessità di vigilare su comportamenti elettorali illegali o anche poco consoni, come appare quello tenuto dalla preside in seguito segnalato dalla stampa. Ci chiediamo dunque se dietro questo comportamento ci sia una sottovalutazione del proprio ruolo, che deve imporsi equo e super partes anche al di fuori delle aule, o un semplice e freddo calcolo elettorale”.