La nuova legge, infatti, per essere già presente tra le materie di insegnamento a partire dal 1° settembre del prossimo anno scolastico (2019/2020) sarebbe dovuta essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale entro questa settimana, ovvero entro e non oltre il 16 agosto 2019.
Sfortunatamente, così non è stato. L’edizione del 16 agosto della Gazzetta Ufficiale addirittura non è stata neanche pubblicata. Alla luce di questo, e sapendo anche che la validità della norma scatta solo dopo i canonici 15 giorni dalla pubblicazione, tale legge quindi entrerà di fatto in vigore a partire dal 1° settembre del 2020, ovvero dall’anno scolastico 2020/2021.
Questa situazione trova fondamento perché il testo contenuto all’interno della Legge all’art. 2. recita testualmente: “A decorrere dal 1° settembre dell’a.s. successivo alla data di entrata in vigore della legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è attivato l’insegnamento trasversale dell’educazione civica, e che esso è oggetto di valutazione periodica e finale, espressa in decimi”. Insomma, una svista di Bussetti o un atto voluto in vista dell’evolversi della crisi di governo tutt’ora in atto?
In ogni caso ci sono altre discrasie da prendere in considerazione, come per esempio l’abrogazione dell’insegnamento di cittadinanza e costituzione ai sensi dell’art. 1 del D.L. 137/2008 (L. 169/2008), contenuto anch’esso tra i meandri del nuovo testo normativo.
A questo punto, come ci si dovrà comportare con quanto appena illustrato? Tendendo anche in considerazione che questa disciplina sarà oggetto dell’esame di Stato. Si continuerà ad insegnare Cittadinanza e Costituzione o si introdurrà nel prospetto delle discipline, in maniera del tutto “illegale”, l’Educazione Civica? Questo tema sarà nei prossimi giorni il ‘cruccio’ di quasi tutti i capi d’Istituto.
Il link al testo di Legge sull’insegnamento dell’educazione civica