Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha espresso soddisfazione per la sentenza, sottolineando come essa confermi l’orientamento della giurisprudenza in favore del riconoscimento della Carta del docente anche agli educatori, sia di ruolo che precari. “Le aule dei tribunali del lavoro lo stanno ribadendo da tempo e anche a Cosenza è andata in questo modo”, ha dichiarato Pacifico. “La discriminazione vale quindi anche per chi opera nei convitti”. Pacifico ha concluso invitando tutti gli educatori a presentare ricorso per recuperare fino a 3.500 euro, avvertendo però della necessità di agire entro 5 anni dalla firma del contratto a termine per evitare la prescrizione.
La sentenza del Tribunale di Cosenza rappresenta un importante precedente nella lotta per la parità di trattamento tra docenti ed educatori. Il riconoscimento del diritto alla Carta del docente anche a questi ultimi è un passo fondamentale per garantire a tutti gli operatori della scuola le stesse opportunità di formazione e aggiornamento professionale. Si auspica che il Ministero dell’Istruzione prenda atto di questa sentenza e si adoperi per estendere il beneficio a tutti gli educatori, evitando ulteriori contenziosi e discriminazioni.