Con l’inizio dell’anno scolastico, molte scuole si trovano a dover affrontare la carenza di DSGA (Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi). Gli Uffici Scolastici Provinciali stanno pubblicando avvisi per raccogliere candidature e assegnare i posti vacanti. Le nuove regole introdotte dall’Ipotesi di Intesa del 27 giugno 2024 hanno modificato l’articolo 14 del CCNI 2019/22, ridefinendo le procedure di copertura per i posti vacanti.
Nuova area dei funzionari e dell’Elevata Qualificazione (ex DSGA): le priorità nella selezione
L’Ipotesi d’Intesa stabilisce un nuovo ordine di priorità per il conferimento degli incarichi di DSGA su posti vacanti e disponibili:
- Funzionari in esubero: Inquadrati come DSGA secondo il previgente ordinamento professionale.
- Funzionari dell’art. 57, comma 3, CCNL: Assegnazione sulla base dei criteri definiti nell’art. 30, comma 9, del CCNL 2019/2021.
- Personale in procedura valutativa: Funzionari che hanno partecipato alla procedura di progressione all’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, in base alla graduatoria di merito.
- Assistenti amministrativi con laurea magistrale e almeno 5 anni di esperienza, oppure con diploma di scuola secondaria di secondo grado e 10 anni di esperienza.
- Altro personale di ruolo inquadrato nell’area degli assistenti amministrativi, con priorità per chi ha la II posizione economica o, in subordine, la I posizione economica.
- Personale idoneo di altre Regioni: Idonei nella procedura di progressione all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione, secondo la graduatoria di merito.
Criteri di graduatoria per assistenti amministrativi
Il personale elencato alle lettere d) ed e) sarà graduato in base alle tabelle allegate alla procedura valutativa per le progressioni verticali, secondo quanto previsto dal D.M. 74/2024.
Le nuove regole garantiscono una gestione più strutturata e meritocratica nell’assegnazione dei posti di DSGA, mirando a coprire le posizioni vacanti con il personale più qualificato.
Gli interpelli
ABRUZZO
L’Aquila – scaduto
Chieti e Pescara – scaduto
Teramo – scaduto
CALABRIA
Vibo Valentia – scaduto
Catanzaro – scaduto
Cosenza – scaduto
CAMPANIA
Salerno – scaduto
EMILIA ROMAGNA
Reggio Emilia – scaduto
Ferrara – scaduto
Piacenza – scaduto
Bologna – scaduto
Parma – scaduto
Modena – scaduto
Rimini – scaduto
FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste – scaduto
Udine – scaduto
Pordenone – scaduto
Gorizia – scaduto
LAZIO
Rieti – scaduto
LOMBARDIA
MARCHE
Ancona – scaduto
Pesaro e Urbino – scaduto
Ascoli Piceno e Fermo – scaduto
Macerata – scadenza 10 settembre
PIEMONTE
Novara – scaduto
Cuneo – scaduto
PUGLIA
Lecce – scaduto
Brindisi – scaduto
SARDEGNA
Nuoro – scadenza 10 settembre
SICILIA
Ragusa – scadenza 12 settembre ore 12
Caltanissetta ed Enna – scaduto
Catania – scaduto
TOSCANA
Siena – scaduto
Pistoia – scaduto-
Massa Carrara – scadenza 10 settembre ore 11
UMBRIA
Terni – scaduto
VENETO
Padova – scaduto
Vicenza – scaduto