Pizzo ha dichiarato che gli ultimi due provvedimenti, il decreto legge che permette l’inserimento dei titoli esteri e la scelta del docente di sostegno da parte delle famiglie, risultano divisivi per il personale scolastico.
Tra le richieste della Federazione UIL Scuola Rua, vi è un provvedimento legislativo che metta in coda i docenti con titoli esteri in attesa del riconoscimento in Italia.
Lo stesso sindacato ritiene fondamentale mantenere la scuola italiana libera, laica e trasparente. “La scuola deve continuare a rispondere a criteri di trasparenza”, ha ribadito Pizzo, aggiungendo che la Federazione continuerà le proprie rivendicazioni e intraprenderà azioni legali a tutela del personale.
Anche la Flc Cgil di Roma e del Lazio ha partecipato alla manifestazione, sostenendo i precari su due punti fondamentali. Il primo riguarda il titolo conseguito all’estero, che con un provvedimento del Consiglio dei Ministri ha permesso l’inserimento dei precari senza riconoscimento legale del titolo, creando disparità tra chi si è specializzato in Italia. Il secondo punto concerne la conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie, un provvedimento ritenuto illegittimo e incostituzionale.
Un rappresentante della Flc Cgil ha dichiarato: “Noi siamo assolutamente a favore del sostegno alle famiglie con alunni disabili, ma non può essere questo il metodo”, evidenziando inoltre il malcontento generato dai recenti provvedimenti, che hanno creato disparità tra i precari. “Ci vogliono provvedimenti che diano risposte a tutti i precari,” ha concluso, sottolineando il sostegno alla protesta odierna.