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Docente costretta a lasciare gli alunni: trasferimento urgente dopo concorso PNRR

Docente costretta a lasciare la classe dopo aver vinto il concorso PNRR: trasferimento urgente, difficoltà logistiche e vincolo triennale.

Docente supplente

Cinque giorni di tempo per cambiare scuola e città: è quanto accaduto a una docente di sostegno di 42 anni, da tre anni supplente in una scuola media di un Istituto comprensivo a Torino. Dopo aver superato il concorso PNRR, la professoressa ha dovuto abbandonare la sua classe per raggiungere una cattedra nei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) a Domodossola, a oltre cinque ore di viaggio da casa.

La notizia ha sconvolto i suoi alunni, che non hanno trattenuto le lacrime. “I ragazzi sono scoppiati a piangere – racconta la docente al Corriere della Sera – e hanno chiesto al preside di farmi restare. Sapendo che non dipende da lui, hanno deciso di scrivere al Ministro”.

Tempi strettissimi e difficoltà logistiche

Il decreto che regola il concorso PNRR obbliga i vincitori a trasferirsi nel nuovo istituto con pochissimo preavviso. La docente, seguita dai suoi studenti come punto di riferimento, ha lasciato scoperta la classe a metà anno scolastico. La situazione ha messo in difficoltà anche i colleghi supplenti, che, sostituendo i vincitori sui posti accantonati, perdono il lavoro improvvisamente.

Il trasferimento in soli cinque giorni non consente di organizzare una nuova vita in tempi adeguati. La docente, infatti, ha affrontato non solo la necessità di trovare casa a Domodossola, ma anche il peso emotivo di lasciare i suoi affetti.

Vincolo triennale per i trasferimenti

Dopo il trasferimento, la professoressa sarà vincolata a restare nel nuovo istituto per tre anni prima di poter richiedere un’altra sede. Questa rigidità penalizza soprattutto chi, come lei, aveva instaurato un rapporto significativo con i ragazzi, rendendo ancora più complessa la gestione delle relazioni e della continuità didattica.

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