Continua la protesta da parte del gruppo Docenti TFA Sostegno contro il Decreto Ministeriale 32/2025. Dopo aver espresso la loro opposizione in merito agli effetti negativi del provvedimento sulla loro carriera e aver richiesto un risarcimento per il danno subito, ora evidenziano ulteriori criticità. Secondo i docenti, il DM 32/2025 non solo penalizza chi ha conseguito la specializzazione sul sostegno, ma introduce anche una discriminazione tra insegnanti di sostegno e docenti curricolari, andando in contrasto con la normativa vigente in tema di inclusione scolastica.
Discriminazione tra docenti di sostegno e docenti curricolari
Il gruppo di docenti specializzati sul sostegno denuncia una netta disparità di trattamento introdotta dal DM 32/2025. “Con questo decreto si crea una discriminazione tra docente di materia e docente di sostegno, violando le leggi italiane”, affermano. La normativa scolastica riconosce l’insegnante di sostegno come una figura contitolare della classe, con pari dignità rispetto ai docenti curricolari. A sostegno di questa tesi, citano la Legge 104/92 all’art. 13, comma 6, e il D.lgs. 297/94 (Testo Unico della Scuola) all’art. 315, comma 5, che stabiliscono chiaramente come gli insegnanti di sostegno partecipino a pieno titolo alla programmazione educativa e didattica, contribuendo al percorso formativo dell’intera classe.
Non solo: anche altre disposizioni normative, come l’articolo 2, comma 6, del Dlgs. 62/17 e l’articolo 4, comma 2, del DPR 122/09, ribadiscono l’importanza del ruolo degli insegnanti di sostegno. Secondo i docenti, il DM 32/2025 dovrebbe pertanto garantire la continuità didattica e il mantenimento dell’intero consiglio di classe, senza creare disparità tra i docenti.
DM 32/2025 in contrasto con la Legge 104/92
Un altro aspetto rilevante sottolineato dai docenti TFA Sostegno riguarda il mancato rispetto della Legge 104/92. Il decreto, infatti, sarebbe in contrasto con quanto stabilito dall’art. 13, comma 5, che garantisce che le attività didattiche di sostegno siano affidate, in via prioritaria, a docenti specializzati.
“Il DM 32/2025 mette i docenti non specializzati davanti a quelli specializzati nell’assegnazione delle cattedre sul sostegno, creando un evidente contrasto con la normativa vigente“, denunciano i docenti. Secondo loro, questa scelta rischia di compromettere la qualità dell’insegnamento e l’efficacia del percorso educativo degli studenti con disabilità, andando contro il principio stesso dell’inclusione scolastica.
La battaglia del gruppo Docenti TFA Sostegno, dunque, prosegue con forza, nel tentativo di ottenere giustizia e il rispetto dei diritti di chi ha scelto di specializzarsi nel supporto agli studenti con bisogni educativi speciali
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