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DL Scuola e Concorsi: caos e tensioni tra le forze politiche di maggioranza

Braccio di ferro tra Lucia Azzolina e le forze di maggioranza sul DL Scuola e Concorsi. Ieri si è tenuto un incontro per dirimere la questione dei concorsi

Concorsi

Il tema dei concorsi, con gli attriti e le tensioni fra le forze politiche di maggioranza, tiene banco in queste ore la scena politica italiana. Ieri sera si è svolto un incontro tra la ministra Azzolina, affiancata dal ministro per i rapporti con il Parlamento e le Riforme Federico D’Incà, e i senatori delle forze di maggioranza (M5S, PD e Leu). L’oggetto del contendere riguardava lo svolgimento delle prove concorsuali (in presenza) nonostante il permanere della situazione emergenziale COVID-19.

A quanto pare, dopo la riunione di ieri sera, il braccio di ferro tra M5S e le altre forze politiche che compongono la maggioranza di governo continua. Lucia Azzolina si ostina ad andare avanti nonostante la richiesta pressante di PD e Leu di una sua resa a proposito dello svolgimento delle prove concorsuali in questo periodo di incertezza sanitaria.

Tensioni in maggioranza sul DL Scuola, PD e Leu chiedono maggiori chiarimenti e insistono: “Troppi rischi per gli aspiranti”. Per Lucia Azzolina, invece, si deve andare avanti.

Secondo l’opinione della maggior parte degli esponenti dei partiti di maggioranza presenti all’incontro di ieri sera, quei concorsi non dovrebbero affatto svolgersi: troppo pericolosi. “Gli aspiranti che dovranno partecipare saranno necessariamente esposti al contagio”. Di opinione nettamente opposta, invece, è la ministra Lucia Azzolina, la quale ha ribadito la sua ferma volontà di continuare la sua battaglia finalizzata allo svolgimento delle prove concorsuali nonostante le preoccupazioni e i rischi concernenti il contagio, visto il permanere dell’epidemia nel nostro Paese.

I senatori del PD e quelli di Leu hanno chiesto alla ministra maggiori chiarimenti su alcuni punti del Decreto Legge sulla scuola (ancora poco chiari), promosso e sponsorizzato dal M5S e dalla stessa Azzolina. Il summit di ieri sera ha evidenziato palesi tensioni tra le forze di maggioranza, guarda caso nello stesso giorno in cui il ministro Bonafede è uscito (quasi) indenne dalle due mozioni che richiedevano la sua sfiducia.

Tuttavia, si va avanti: questa è l’intenzione della ministra Azzolina, ribadita più volte durante l’incontro di ieri sera. A questo punto è del tutto evidente che si tratta di un vero e proprio braccio di ferro tra la forza politica che detiene la maggioranza relativa e le altre forze minoritarie che compongono l’interno esecutivo.

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