Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dai genitori di uno studente con disabilità, a cui il Comune aveva ridotto le ore di assistenza previste dal PEI per ragioni di bilancio.
Questo recente pronunciamento ha sollevato molte preoccupazioni, poiché potrebbe compromettere il diritto allo studio per gli studenti con disabilità, subordinando l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione alla disponibilità economica degli enti locali.
Disabilirà, Sentenza n. 1798/2024: una minaccia al Diritto allo Studio
Nella sentenza n. 1798/2024, il Consiglio di Stato ha deciso di respingere il ricorso dei genitori di un alunno con disabilità, cui il comune aveva ridotto le ore di assistenza scolastica rispetto a quanto previsto dal Piano Educativo Individualizzato (PEI), a causa di limitazioni di bilancio.
Questa pronuncia va contro la giurisprudenza consolidata, come le sentenze n. 265 del 2016 e n. 80 del 2010 della Corte Costituzionale, che hanno sempre tutelato l’intangibilità del diritto allo studio degli alunni con disabilità.
Il caso: riduzione delle ore di assistenza scolastica
Il caso risale all’anno scolastico 2022/2023, quando i genitori hanno denunciato una riduzione delle ore settimanali di assistenza scolastica senza alcun coinvolgimento della famiglia.
L’Amministrazione comunale ha concesso solo sette ore di assistenza rispetto alle tredici richieste dall’amministrazione scolastica e dalla locale ASL. Nonostante il ricorso al TAR e successivamente al Consiglio di Stato, i genitori hanno visto respinta la loro domanda.
Rischio di PEI non vincolante: commento di AIPD
Gianfranco Salbini, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Persone Down (AIPD), ha espresso preoccupazione per la decisione del Consiglio di Stato.
Salbini sottolinea il rischio che il PEI possa essere considerato solo una proposta e non un vincolo, indebolendo così uno strumento essenziale per garantire un percorso educativo adeguato e personalizzato per gli studenti con disabilità.
Accomodamento ragionevole e bilancio: critiche alla sentenza
Un altro aspetto critico della sentenza riguarda il principio di “accomodamento ragionevole”, fondamentale nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Secondo Salbini, l’interpretazione del Consiglio di Stato che permette agli enti locali di limitare le risorse assegnate in base alla disponibilità di bilancio rischia di comprimere il diritto all’inclusione scolastica, soprattutto in contesti dove le risorse sono già limitate.
Diritto allo Studio: non può dipendere da vincoli di bilancio
L’AIPD ribadisce che l’inclusione scolastica è un diritto fondamentale e non può essere subordinata a considerazioni di bilancio.
È essenziale che le istituzioni trovino le risorse necessarie per garantire un’istruzione inclusiva e di qualità per tutti gli studenti, indipendentemente dalle loro capacità o esigenze specifiche.
Il PEI: importanza e necessità di difenderlo
Il Piano Educativo Individualizzato (PEI) è uno strumento chiave per una didattica inclusiva, progettato per fornire supporto specifico agli studenti con disabilità.
Introdotto con il Decreto Ministeriale n. 182 del 2020 e aggiornato dal Decreto Interministeriale n. 153 del 2023, il PEI deve essere applicato integralmente per garantire l’efficacia delle leggi sull’inclusione scolastica.
L’AIPD chiede un impegno concreto da parte del Ministro dell’Istruzione Valditara e del Ministro per le Disabilità Locatelli per garantire che il diritto allo studio venga pienamente rispettato, specialmente con l’imminente riapertura delle scuole.
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