Nella motivazione, il TAR ha argomentato che la conoscenza dei documenti richiesti non deve essere ostacolata, nemmeno se non si può dimostrare immediatamente un’utilità concreta. È sufficiente, infatti, che l’accesso possa in astratto servire a proteggere i diritti del figlio, come nel caso di una presunta condotta violenta da parte di un insegnante. In particolare, i giudici hanno sottolineato che la richiesta di accesso riguardava aspetti cruciali per il benessere del minore, tra cui:
La decisione si inserisce in una tradizione giuridica ormai consolidata, secondo la quale i genitori hanno sempre il diritto di accedere agli atti scolastici del figlio.
Questa possibilità è vista come fondamentale per il loro ruolo educativo e di responsabilità genitoriale. Inoltre, non è necessario fornire una motivazione particolare per tale richiesta, poiché essa è intrinsecamente connessa con il diritto di educare e proteggere il minore.
Il TAR ha ordinato all’istituto scolastico di consentire l’accesso ai documenti richiesti dai genitori, ma ha compensato le spese legali, considerando il ritardo nella richiesta. La corte ha mostrato tolleranza nonostante il tempo trascorso dall’incidente. Con questa sentenza, il TAR ha ribadito l’importanza di garantire il diritto di difesa delle famiglie, specialmente in ambito scolastico, dove la tutela dell’integrità e del benessere dei minori deve sempre prevalere.