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Diritto allo Studio universitario: la Regione Emilia-Romagna investe 160 milioni nelle Borse di studio

L'Emilia-Romagna ha investito oltre 160 milioni di euro per il diritto allo studio universitario, destinati alla copertura totale delle borse di studio

Borse di studio

La Regione Emilia-Romagna si distingue con un investimento senza precedenti per il diritto allo studio universitario: oltre 160 milioni di euro sono stati destinati per garantire la copertura totale delle borse di studio agli oltre 29.000 studenti idonei degli atenei regionali. Questo impegno mira a sostenere l’accesso all’istruzione superiore, indipendentemente dalle condizioni economiche, e rappresenta una risposta concreta alle difficoltà denunciate da molte università italiane a causa dei tagli ai finanziamenti e degli aumenti di spesa.

Diritto allo Studio universitario: un incremento del 5% nei beneficiari

Per l’anno accademico 2023/2024, gli studenti che riceveranno una borsa di studio sono esattamente 29.283, con un aumento del 5% rispetto ai 27.876 dell’anno precedente. Questo incremento è accompagnato da un aumento del 5% dell’importo delle borse, che arriva a coprire 7.015,97 euro per i fuori sede, 4.100,05 euro per i pendolari e 2.827,64 euro per gli studenti in sede. La prima rata è già stata erogata a oltre 4.000 matricole, garantendo un sostegno tempestivo ai nuovi iscritti.

L’Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori (Ergo) gestisce le borse di studio, confermando il ruolo strategico della Regione Emilia-Romagna nella valorizzazione delle competenze e del talento degli studenti universitari.

Le risorse per il diritto allo studio

L’investimento totale di oltre 160 milioni di euro è finanziato attraverso una combinazione di risorse regionali, nazionali ed europee. Tra queste:

  • 34,6 milioni di risorse regionali, inclusi 12 milioni dal Fondo Sociale Europeo Plus e 3,5 milioni dal Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità;
  • 66,2 milioni dal Fondo integrativo statale;
  • 31,5 milioni dai fondi PNRR;
  • 27,5 milioni dalla tassa regionale per il diritto allo studio;
  • 1 milione di contributi dagli atenei emiliani-romagnoli.

Questo sistema di finanziamento rappresenta una sinergia tra enti locali e nazionali per garantire il diritto allo studio e una formazione universitaria di qualità.

Una visione inclusiva e internazionale

L’investimento in borse di studio si inserisce in una strategia più ampia per favorire l’accesso all’istruzione universitaria e incentivare le relazioni multiculturali e internazionali. Il vicepresidente regionale Vincenzo Colla e l’assessore Giovanni Paglia hanno sottolineato l’importanza di questo progetto per garantire pari opportunità e sostenere il talento degli studenti, in un momento in cui molte università italiane affrontano sfide finanziarie significative.

Questa iniziativa risponde anche alle preoccupazioni espresse dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore, riguardo alla mancanza di risorse per le università e il diritto allo studio, in un contesto nazionale segnato da tagli ai fondi per l’abitare e il sostegno agli studenti. L’Emilia-Romagna, con questa misura, si pone come esempio virtuoso per garantire il diritto all’istruzione e sostenere le future generazioni.

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