sabato, 22 Febbraio 2025
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Dirigente Scolastico condannato per comportamento antisindacale contro il Personale ATA: vittoria della FLC CGIL

Il tribunale riconosce il comportamento antisindacale di un dirigente scolastico per mancata informativa e contrattazione sulle assegnazioni del personale ATA.

La FLC CGIL di Siena ha ottenuto un’importante vittoria legale, con il riconoscimento del comportamento antisindacale di un dirigente scolastico di una scuola della città toscana nei confronti del Personale ATA.

La sentenza conferma l’irregolarità del comportamento antisindacale del dirigente scolastico

La questione verteva sulla mancata informativa riguardo ai criteri di assegnazione del personale ATA nei plessi situati fuori comune e sull’assenza di contrattazione in merito. Inoltre, la sigla sindacale contestava la mancata discussione su tematiche cruciali come la promozione della legalità, la qualità del lavoro e il benessere organizzativo, nonché l’individuazione di misure di prevenzione dello stress lavoro-correlato e del burnout.

Il giudice evidenzia il mancato rispetto delle norme contrattuali

Il giudice del lavoro, con decreto del 4 febbraio 2025, ha richiamato le disposizioni del CCNL del comparto “Istruzione e Ricerca” e il Contratto collettivo nazionale integrativo per la mobilità del personale docente, educativo ed ATA relativo al triennio 2022/23-2024/25. La sentenza ha sottolineato che tali accordi stabiliscono esplicitamente l’obbligo di concludere la contrattazione in tempi congrui, garantendo un’organizzazione efficiente dell’anno scolastico. La mancata applicazione di queste disposizioni ha portato il giudice a evidenziare l’inutilità di una contrattazione avviata a metà dell’anno scolastico, poiché tale ritardo comporterebbe modifiche organizzative con possibili disservizi per gli studenti.

La responsabilità del dirigente scolastico e la decisione del Tribunale

Secondo la sentenza, il dirigente scolastico dell’istituto interessato ha ripreso le contrattazioni solo dopo l’udienza del 13 gennaio 2025, trasmettendo tardivamente l’informativa dovuta alle organizzazioni sindacali. Questo comportamento è stato giudicato una violazione dei principi di responsabilità, correttezza, buona fede e trasparenza, poiché ha interrotto per mesi il dialogo con le parti sindacali e omesso informazioni fondamentali. Il tribunale ha quindi accertato l’antisindacalità delle condotte, stabilendo che la mancata contrattazione nei tempi previsti ha compromesso la gestione del personale scolastico e il regolare avvio dell’anno scolastico.

Le conseguenze della sentenza contro il comportamento antisindacale del DS

La decisione rappresenta un precedente significativo nella tutela dei diritti sindacali all’interno delle istituzioni scolastiche. La FLC CGIL di Siena ha espresso grande soddisfazione per l’esito del procedimento, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative contrattuali e della trasparenza nelle relazioni sindacali. Il caso evidenzia la necessità di una gestione più attenta e conforme alle disposizioni vigenti, evitando situazioni che possano compromettere il diritto alla contrattazione e il corretto funzionamento del sistema scolastico.

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