Intervistata dal Corriere della Sera, la dirigente scolastica ha respinto ogni accusa, dichiarando che la sua gestione si limita ad applicare le leggi dello Stato.
Il caso di Torino evidenzia problematiche più ampie nel rapporto tra corpo docente e dirigenti scolastici. Da un lato, il ruolo del dirigente si è evoluto verso una gestione più amministrativa e normativa, dall’altro i docenti spesso richiedono un approccio più partecipativo e orientato alla collaborazione. La tensione tra questi due modelli di gestione si acuisce in un contesto segnato da carichi burocratici crescenti, risorse limitate e una percezione diffusa di crisi del sistema scolastico.
Il conflitto tra i docenti e la dirigente scolastica di Torino rappresenta un caso emblematico delle sfide legate alla gestione moderna delle scuole. Mentre la preside rivendica l’applicazione delle leggi e i progressi ottenuti, i docenti chiedono un maggiore dialogo e trasparenza. Resta da vedere se questa situazione troverà una soluzione, magari attraverso un intervento dell’USR, che possa ristabilire un clima sereno e collaborativo all’interno dell’istituto.