Un’inchiesta su un presunto giro di diplomifici in Romania ha preso una piega inaspettata con il coinvolgimento di un dentista di Cagliari. Accusato di aver venduto diplomi di specializzazione medica rilasciati da un’università romena, il professionista cagliaritano nega le accuse, ma un video in cui appare durante un incontro con un giornalista solleva serie preoccupazioni. La vicenda è emersa grazie a un’inchiesta condotta dalla trasmissione Rai “Far West”.
Le indagini della polizia di Arad
Le autorità romene stanno indagando su attività illecite legate alla falsificazione di documenti ufficiali. Recentemente, la polizia di Arad ha effettuato sei perquisizioni per raccogliere prove in un caso che coinvolge un cittadino italiano residente ad Arad. Quest’ultimo avrebbe facilitato il trasferimento di studenti da un’università romena a università italiane, utilizzando documenti falsi, consentendo loro di ottenere un titolo di laurea specialistica in medicina senza completare il periodo di specializzazione. Tra i protagonisti principali dell’inchiesta sui i diplomifici c’è il dentista cagliaritano, residente a Timisoara. Le indagini rivelano che il dentista avrebbe proposto a un giornalista sotto copertura di ottenere diplomi specialistici attraverso lo stesso sistema illecito. Dopo le perquisizioni, la polizia ha sequestrato documenti, beni e una pistola detenuta illegalmente.
Le accuse e la difesa del dentista
Il coinvolgimento del dentista è emerso grazie a un servizio della trasmissione “Far West”. Durante un’intervista con il giornalista Tommaso Mattei, che si era finto un genitore preoccupato per il futuro del figlio, l’accusato ha proposto circa 30.000 euro per ottenere il diploma. La somma comprendeva 8.500 euro per le tasse universitarie, 4.000 euro per la Prefettura e 5.000 euro per lui stesso. Nel video, il dentista scherza dicendo: “Se mi trovano questo, mi arrestano”, facendo riferimento a documenti compromettenti che potrebbero incriminarlo. Dopo la diffusione del video, l’accusato ha cercato di giustificarsi, affermando che si trattava di una recita e che stava solo interpretando un ruolo. Tuttavia, la sua versione non ha convinto gli inquirenti, che proseguono nelle indagini per chiarire l’entità dell’operazione e individuare eventuali altri coinvolti.
L’università di Arad e il futuro dell’Inchiesta su i diplomifici
In risposta alle accuse, l’Università di Arad ha confermato che le autorità locali stanno svolgendo indagini per comprendere meglio la situazione e stabilire le misure legali da adottare. Le indagini non sono ancora concluse, ma la vicenda ha già sollevato dubbi sulla validità di alcune lauree italiane ottenute attraverso questo canale illecito. L’inchiesta si estende ora oltre i confini romeni, con le forze dell’ordine italiane e romene pronte a collaborare per chiarire la rete di falsificazioni che potrebbe coinvolgere numerosi studenti.
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